Il regno di Vittorio Emanuele II.: Trent'anni di vita Italiana, Volumen7

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Roux e Favale, 1893

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Página 62 - Questa condizione non è scevra di pericoli, giacché nel mentre che rispettiamo i trattati, non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d'Italia si leva verso di Noi.
Página 219 - I vostri nemici, che sono i miei, hanno tentato di sminuire la simpatia che era universale in Europa < per la vostra causa, facendo credere che io non facessi la guerra che per ambizione personale, o « per ingrandire il territorio della Francia.
Página 363 - Statuto la unità politica, militare e finanziaria, e la uniformità delle leggi civili e penali, la progressiva libertà amministrativa della provincia e del Comune rinnoverà nei popoli italiani quella splendida e vigorosa vita che, in altre forme di civiltà e di assetto europeo, era il portato delle autonomie dei municipi, alle quali oggi ripugna la costituzione degli Stati forti ed il genio della nazione.
Página 95 - Cosi oggi è intero il diritto della nazione, ed io posso in piena coscienza sciogliere il voto fatto sulla tomba del mio magnanimo genitore ! Impugnando le armi per difendere il mio trono, la libertà de' miei popoli, l'onore del nome italiano, io combatto pel diritto di tutta la nazione.
Página 61 - Signori Senatori! Signori Deputati! La nuova Legislatura, inaugurata or fa un anno, non ha fallito alle speranze del paese, alla mia aspettazione.
Página 321 - VVaterloo; ma le apostasie dei principi sono sempre irreparabili. Io sono commosso nel più profondo dell'animo mio per la fede, per l'amore che questo nobile e sventurato popolo ha in me riposto; e prima che venirgli meno spezzo la spada e getto la corona come fece il mio augusto genitore.
Página 62 - Signori Senatori! Signori Deputati! « L'orizzonte in mezzo a cui sorge il nuovo anno non è pienamente sereno ; ciò non di meno vi accingerete colla consueta alacrità ai vostri lavori parlamentari.
Página 376 - Qui necessario estimo un re possente: Sia di quel re scettro la spada, e l'elmo La sua corona. Le divise voglie A concordia riduca; a Italia sani Le servili ferite, e la ricrei; E più non sia , cui fu provincia il mondo , Provincia a tutti, e di straniere genti Preda e ludibrio.
Página 555 - La Camera, udite le dichiarazioni del Ministero; confidando che, assicurata la dignità, il decoro e l'indipendenza del pontefice e la piena libertà della Chiesa, abbia luogo di concerto con la Francia l'applicazione del non intervento, e che Roma, capitale acclamata dall'opinione nazionale, sia congiunta all'Italia, passa all'ordine del giorno ». (La Camera approva alla quasi unanimità).
Página 422 - Però vostra maestà deve poi comprendere in quale imbarazzo mi porrebbe oggi un'attitudine passiva in faccia alla popolazione del continente napoletano, che io sono obbligato di frenare da tanto tempo, ed a cui ho promesso il mio immediato appoggio. L' Italia mi chiederebbe conto della mia passività, e ne diverrebbe immenso danno.

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