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poteva la durezza di quei due caratteri è quivi, per quanto mi pare, un personaggio del quale ben si potre bbe star senza; Moabbo è un furbo ma scempio, Azaele un insolente ma stolto. In somma in quanto all'azione e allo sviluppo dei caratteri, la tragedia è condotta così storicamente e con si debole intreccio che non mi muove nè alcuna passione mi desta.

Se l'autore formato avesse di Gioas un uomo più orgoglioso e meno timido; se di Zaccheria un personaggio più sobrio e più sobrio e più venerando; se di quella Salomite un'amante tenera consorte, che lungi di annebbiare l'aria con freddi sospiri, di affliggere il fratello con forzate lagrime, di inasprire il marito con ricercati rimproveri, avesse piuttosto confortato il germano, intenerito lo sposo, pregato il cielo: e se finalmente invece di far trucidare Gioas da sè stesso, l'avesse dato al furore dei suoi come si ha dalla Bibbia, più rannodata sarebbe riuscita la composizione, più forte l'effetto, più commovente lo spettacolo.

I punti di scena intanto so no per la più parte assai ben capiti, e molti begli squarci vi s'incontrano che tornano ad onore dello au

tore.

In quanto poi al maneggio del verso dir bisogna che questo se non è sonoro è scorrevole; e lo stile se non è vigoroso è per lo meno corretto: e l'andamento è facile, pura la lingua.

La disperazione di Gioas la stimo maestrevolmente espressa dall'autore con quel passo della Sc. VIII del secondo atto buoni o perversi ec. e quel verso

Infelice son io nè pianger posso!

mi è sembrato collocato veramente a proposito, e per lo appunto bellissimo. E così pure il dialogo di Gioas con Salomite nella Scena II

del

quarto atto riesce interessante non meno che quello di Salomite stessa col già moribondo Zaccheria.

Io ve ne mando copia per leggerla; e per afforzare l'idea in che siamo per avventura concordi: che di un buon teatro è per anco mancante la siciliana letteratura.

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IN SOLEMNI FUNERE

CARDINALIS PETRI GRAVINA

ARCHIEPISCOPI PANORMITANI

IN EDIBUS ARCHIEPISCOPALIBUS

Ad portam externam

Dextrorsum

DEO, REMVNERATORI
LIBAMINA

PRO. DVLCI. ANINA

PETRI. GRAVINA

ANTISTITIS. OPTVMI. AC. DESIDERATISSIMI QVI. DIVTVRNO. MORBO EXCRVCIATVS

DIEM. SVVM. OBIVIT

POSTRIDIE. NONAS. DECEMBRIS

ANNI. MDCCCXXX

TOTA. DOMVS. ACERBO. DOLORE. CONFECTA HOC. IN. LOCO

TRISTISSIMVM . LVGENS. INTERITVM

OFFERT

CVM. LACRYMIS

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