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R. Etheridge descrive il giuoco del teetotum, usato dagli indigeni del Queensland.

H. Ling Roth risponde alla domanda, che si sono proposti già molti etnologi, se esistano Negriti a Borneo. Dopo aver raccolto le opinioni molto diverse di viaggiatori e di antropologi, conclude col dire, che molto probabilmente essi esistevano in Borneo prima che i Malesi ed altre razze occupassero quest'isola.

H. W. Seton-Karr pubblica alcune sue scoperte, che dimostrerebbero l'esistenza di un'epoca paleolitica nel paese dei Somali.

J. Edge-Parkington parla dell' etnografia dell' Is. di Matty, illustrando l'argomento con molte figure.

R. H. Mathews illustra il burbung delle tribù Wiradthuri. Si tratta di una cerimonia a cui sono iniziati i giovanetti e che si celebra in un apposito terreno, che porta anch'esso il nome di burbung.

Lo stesso Mathews descrive un'altra cerimonia d'iniziazione, che si chiama bora e che si celebra dalla tribù australiana di Kamilaroi. E. B. Landis descrive i riti funebri usati nella Corea.

M. V. Portman, che ci promette un libro sulle Is. Andaman dove egli fu per molti anni impiegato del governo inglese, pubblica intanto alcune note sui loro abitanti, portando un ricco tributo alla conoscenza di una razza destinata a sparire fra non molto.

F. Fawcett descrive le camere sepolcrali, tagliate nella roccia, che si vedono nel Malabar, illustrando anche i circoli di pietra dell' India meridionale.

R. M. W. Wan pubblica alcune note sulle rovine di tempii, che si trovano nel paese dei Mashona e dei Bechuana, accompagnandole con disegni, e combattendo l'idea emessa da alcuni, che possano essere di origine fenicia.

R. G. Woodthorpe pubblica alcune notizie sui Shans e altre tribù montanare degli Stati del Mekong. I Shans sono fra tutte le razze indochinesi la più diffusa e probabilmente la più numerosa; e questo fatto basterebbe da solo a rendere interessante il diligente lavoro dell'A.

W. Weston, che ha soggiornato 6 anni nel Giappone, spingendo i suoi viaggi fino al centro del paese, pubblica le sue osservazioni sui costumi e le superstizioni degli abitanti dell'altipiano del Giappone centrale.

H. Howarth aveva espressa l'opinione che l'antica civiltà messicana avesse un'origine asiatica, desumendolo dall'esame di varii oggetti aztechi, ma il Prof. Tylor, avendoli studiati con molta diligenza, conclude che essi sono puramente messicani.

C. V. Creagh descrive alcune caverne della Costa orientale di Borneo e le antiche casse con ossa umane che vi si trovano, e le dichiara di tempi moderni.

L. Wray, parlando degli antichi abitanti delle caverne di Perak, ri

tiene che i Negriti furono probabilmente i veri aborigeni, mentre i Sakai. sono il frutto del loro incrociamento cogli Indonesiani.

Basil Hall Chamberlain pubblica alcune notizie preventive sulla lingua luchuan, che si parla nell'Arcipelago Luchu e che sarebbe sorella dell'idioma giapponese.

Daniel G. Brinton, dopo aver studiato i più antichi strumenti litici fin qui scoperti negli Stati orientali dell'America del nord, conclude che non si può loro attribuire un'età molto più antica di quella che durava ancora nel tempo delle prime esplorazioni europee.

R. I. Horton Smith confronta i cranii dei Sassoni meridionali con quelli di altre razze del sud dell' Inghilterra. Per lui i Sassoni meridionali non erano una razza assolutamente pura, ma avevano un po' di sangue britannico, benchè probabilmente in proporzione molto piccola. I Sassoni Wessex erano meno puri di essi, essendosi frammisti assai più colla popolazione britannica.

C. M. Pleyte pubblica una leggenda inedita sulla creazione dei Ba-. tacchi.

Ch. S. Myers descrive alcuni cranii scoperti a Brandon (Suffolk). Alcuni sono ortognati, microsemi e leptorini e rassomigliano assai al tipo romano-britannico, che si trova in varii punti dell'Inghilterra, dove i Romani ebbero le loro colonie. I cranii dolicocefali invece sono simili al tipo dei Long Barrows e a quello che i tedeschi chiamano dei Reihengräber. Altri fra essi sono platirini, mesognati, mesosemi e subdolicocefali, e possono appartenere agli Slavi che accompagnarono l'invasione romana della Brettagna. In tutta la serie vi è un solo cranio, che si possa ritenere per un vero sassone. Ma il maggior numero dei teschi presenta caratteri intermedii fra questi diversi tipi.

R. M. Connolly studia la vita sociale del paese di Fanti, sulla costa occidentale dell'Africa.

R. Etheridge pubblica alcune note sugli scudi australiani e specialmente su quello chiamato drunmung, dandone molte belle figure.

Gertrude M. Godden studia le tribù Naga ed altre tribù di frontiera del nord-est dell' India, esaminandone l'organismo sociale e la religione.

NOTIZIE

Conferimento del premio Godard per il 1895.

Il premio fu diviso in parti eguali fra il nostro Livi e lo spagnuolo Olóriz. Il lavoro premiato del Livi è il Saggio dei risultati antropometrici ottenuti dallo spoglio dei fogli sanitarii delle classi 1859-63, ben noto ai lettori del nostro Archivio. L'Olóriz fu premiato per il suo lavoro sulla distribuzione geografica dell'Indice cefalico nella Spagna. Gli altri due concorrenti, Atgier e Buschan, ebbero ciascuno una medaglia d'argento.

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