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3. Che l'angolo mandibolare infine ricavato nel sesso maschile eguaglia quasi quello ottenuto pel sesso femminile; mentre per l'angolo della sinfisi abbiamo ottenuto identico risultato (75.°) tanto pel sesso maschile che pel sesso femminile.

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Sutura metopica. - Questa sutura che, secondo Welcher, Quatrefages, Calori, Broca, Sederle, ecc., è più rara nelle razze inferiori che nelle alte, consentendo essa un maggior sviluppo dell'encefalo (Maggio

rani, Calori), è stata da Moschen (1), in 40 cranii Veneti, trovata otto volte, vale a dire il 20%, e da Morselli (2) in cranii Siculi nella proporzioni del 40%; laddove St. Bianchi l'ha trovato sette volte in 100 cranii Senesi. Lo stesso Bianchi riferisce essere questo suo risultato uguale a quello ottenuto dal prof. Romiti, e che la medesima proporzione è stata data dal Broca, dal Calori, dal Nicolucci e da altri per i cranii Europei in genere. Il nostro risultato (8,3 %) si avvicina a quello ottenuto dal Bianchi e da quest'ultimi.

Ossa wormiane.

Canestrini e Moschen (3) in 35 cranii Trentini ne trovarono 23 che offrivano ossa wormiane, specialmente localizzate nella sutura lambdoidea. Secondo le ricerche di Marimò, Romiti (4) ed altri le ossa wormiane si trovano comunissime nelle razze superiori in ispecie negli Europei, più rari nelle razze meno elevate. Lombroso ha trovato wormiane, in donne normali, nella proporzione del 20%. Noi, tenendo conto soltanto delle wormiane localizzate sulla lambdoidea e sagittale, abbiamo ottenuto, nei nostri 180 cranii, una proporzione di circa il 18%.

Ossa preinterparietali. Su 500 cranii italiani Chiarugi ebbe il preinterparietale nella proporzione del 4,6%. Marimò in 1580 cranii lo trovò 54 volte, cioè il 3,3 %. Lo stesso risultato abbiamo ottenuto noi nei nostri Messinesi, avendolo incontrato nella proporzione del 5%. Suture tutte scomparse. Il dott. St. Bianchi trovò in 100 cranii Senesi sette volte il saldamento completo delle suture. Zoia l'ha trovato nella proporzione del 2%; laddove noi l'abbiamo osservato, nei nostri cranii, nella proporzione del 16,1 %.

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Sutura e Processo temporo-frontale. In 35 cranii Trentini Moschen e Canestrini (5) l' hanno incontrato 5 volte. Calori in 1013 cranii italiani l'ha notato 8 volte. Mantegazza in 206 cranii Papuani l'ha trovato 74 volte. Belsanti, riunendo i resultati ottenuti da Virchow, Anutschin, Calori e Mantegazza, riferisce di ottenere l'anomalia in discorso nella proporzione del 2,6%. Il nostro risultato è stato invece di 1,1 % •

(1) MOSCHEN, Osservazioni morfologiche su cranii umani del Veneto e del Trentino. Atti della Soc. Veneto-Trentina di Scienze Nat., v. 8, Padova, 1882. (2) MORSELLI, Alcune osservazioni sui cranii Siciliani del Museo Modenese e dell' Etnografia della Sicilia. Archivio per l' Antr., v. 3, 1874.

(3) MOSCHEN e CANESTRINI, Atti della Soc. Veneto-Trentina, v. 7, f. 1, Padova, 1880.

(4) ROMITI e Dott. SOCHI, Catalogo ragionato del Museo Anatomico di Siena, Siena, 1883.

(5) MOSCHEN e CANESTRINI, loc. cit.

Fori Parietali. Vitale (1) ha trovato che in 827 cranii esaminati 330 avevano un foro in ciascun parietale, 268 non ne avevano alcuno, 145 ne avevano un solo a destra e 81 un solo a sinistra. Noi abbiamo rilevato, nei nostri 180 cranii, l'assenza dei fori parietali in ambo i lati nella proporzione del 27,7 % e nella proporzione del 27,2 % l'assenza del foro parietale di un sol lato.

Atlante saldato coll'occipite. — Virchow, Romiti, Varaglia, Zoia, ecc., ecc., descrissero tutti simile sinostosi dell'atlante in persone normali, laddove Kussmaul, Tenner, Morselli, Mingazzini, ecc., ecc., l'hanno trovato in maggiori proporzioni in epilettici ed in alienati. Noi, nei nostri cranii Messinesi appartenenti a sani l'abbiamo osservato 5 volte, vale a dire nella proporzione del 2,7 %.

Fossetta occipitale media. Secondo le concordi osservazioni del Lombroso, Tizzoni, Romiti, Verga, Zoia, Marimò, Peli, Monti, ecc., trovasi la Fossetta occipitale nei sani nella proporzione dal 4 al 5%. Nei nostri 180 cranii è stata riscontrata nella proporzione del 8,8 %. Cresta frontale interna. In 105 cranii, dei nostri 180, in cui abbiamo potuto osservare la Cresta frontale interna, per essere i cranii segati, ci fu dato riscontrarla, sviluppata oltre l'usato, 10 volte; vale a dire nella proporzione del 9,9%. Proporzione quasi eguale a quella ottenuta dal Tenchini (2).

CONSIDERAZIONI GENERALI E CONCLUSIONE

I Siculi, primitiva eponima gente che abitò la Sicilia, vi scesero, come è fama, dal Lazio, e certo furono di pura stirpe italiota. Quante invasioni soffrirono, quante esotiche influenze sostennero, a quali trasformazioni etnografiche furono esposti. Se si volesse, non dal fatto, ma per argomento d'analogia, congetturare della loro sussistenza, dovremmo concludere che essi fossero scomparsi o ne restasse appena qualche avanzo a testimoniare colla propria inferiorità la degenerazione e decadenza della razza. Dove sono o che cosa sono oggi le stirpi aramee, hamite, berbere, illiriche, joniche, iberiche, celtiche? Quali nomi portano i paesi dov' essi abitarono un giorno e dominarono? Quali lingue vi si parlano? - F. PORENA, La Sicilia nella Geografia, Memoria, 19 Gennaio 1893. Messina.

L'osservazione più superficiale su quanto abbiamo sin ora rilevato, intorno alle differenze ottenute sul peso, sulla capacità, nei diame

(1) VITALE VITALI, Studio statistico nei fori paretiali. Arch. per l'Antrop., v. 9, p. 194.

(2) TENCHINI L., Sulla cresta frontale dei criminali. Ricerche anatomiche, Parma, 1896.

tri principali, sulla circonferenza, ecc., ecc., basta per farci accorti della grande varietà dei caratteri dei nostri cranii messinesi. Un popolo, del resto, che, come nell'intiera Sicilia, ha vissuto per tanti anni sotto l'influsso di tanti diversi elementi, di differente genio, quali il punico, l'ellenico, il latino; un popolo che ha subito tutta una lunga serie di popoli dominatori, quali i Goti, i Bizantini, i Saraceni, i Normanni, i Tedeschi, i Francesi, gli Aragonesi, gli Spagnuoli, gli Austriaci, gl' Inglesi, ecc., ecc., non può recarci meraviglia se in esso troviamo tanta eterogenità di razza. In generale, per non ripetere quanto mano mano abbiamo sin ora esposto, diciamo che il cranio messinese ha per lo più un volume piccolo, ed è quasi sempre mesaticefalo, con tendenza piuttosto alla Dolicocefalia.

Il prof. Calori, comprendendo fra i dolicocefali e subdolicocefali anche i mesaticefali, ottenne per la Sicilia uno spiccato dolicocefalismo; così noi, se volessimo seguire la stessa distinzione, avremmo da confermare per i Messinesi lo stesso risultato che il Calori ottenne per la Sicilia in generale.

Le figure (1) 1a, 2a, 3a, 4a e 5a, riunite nella tavola IV, sono dei tipi di cranii di diversa forma che io presento per meglio addimostrare la grande variabilità d'architettura che i detti cranii spesso ci presentano. Alcuni hanno difatti la volta superiormente più o meno depressa, la fronte breve, l'occipite largo e piano (fig. 1a). Altri hanno la norma verticale elissoidale con la volta convessa superiormente e con curve convergenti in un leggero rigonfiamento che si estende. lungo la sagittale, con la fronte larga e l'occipite prominente e rotondeggiante (fig. 2a). In altri casi ancora il cranio cerebrale è largo nella regione parietale posteriore e si restringe tanto verso la base come verso la fronte che è stretta, da darci l'impressione di un cuneo (fig. 3). In altri casi ancora i diametri trasversali sono piccoli e poco differenti l'uno dall'altro da presentare un certo parallelismo longitudinale, mentre l'occipite è più o meno sporgente a guisa di cuneo o appianato (fig. 4a). Innanzi a tutte queste varietà di forme, si resta impacciati a voler dare, del cranio Messinese odierno, una descrizione generale alla Linneana, come propone il prof. Mantegazza nella sua Riforma Craniologica. Solo, in modo assai largo, si potrebbe dire che spesso la parte posteriore del cranio messinese è più sviluppato dell'anteriore, è alto nell'uomo, ma frequentemente basso ed

(1) Queste figure corrispondono rispettivamente ai numeri 93, 24, 126, 95, 60 dei cranii di già studiati.

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Dott. GUGLIELMO MONDIO, Studio sopra duecento teschi Messinesi.

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Fig. 2a

Fig. 4a

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