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ARCHIVIO

PER

L'ANTROPOLOGIA E LA ETNOLOGIA

FONDATO

da PAOLO MANTEGAZZA

Comitato di redazione: De Stefani Prof. Carlo, Mochi Prof. Aldobrandino.

CINQUANTADUESIMO VOLUME

1922

FIRENZE

TIPOGRAFIA COMMERCIALE

Via Rossini N. 11

1923

GN 2

A67

52

MEMORIE ORIGINALI

Atti del Comitato per le ricerche di Paleontologia Umana

in Italia

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La Buca del Tasso a Metato (Alpi Apuane)

Scavi del 1919, 1920 e 1922

I. STEFANINI

« Buca del Tasso »

quaternaria della « L'Avifauna della

V. PUCCIONI

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Condizioni fisiche e stratigrafiche della II. - FABIANI - La fauna mammologica Buca del Tasso » III. DEL CAMPANA

nelle Alpi Apuane

« Buca del Tasso »>
Esplorazione sistematica della

Tasso»: industrie e resti scheletrici umani.

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« Buca del

Nel luglio del 1922 fu compiuto dal prof. Puccioni lo scavo della << Buca del Tasso » a Metato che egli incominciò nel 1919, e che richiese tre campagne di ricerche per essere condotto a termine.

Lo studio del materiale, affidato a specialisti, è oggi pubblicato dal Comitato per le ricerche di Paleontologia Umana in Italia in una memoria complessiva destinata ad illustrare questo giacimento paleolitico italiano.

Ci auguriamo che l'esito lusinghiero che le nostre ricerche hanno raggiunto in questi primi dieci anni di lavoro del Comitato valga a convincere i nostri amici della opportunità di proseguire in Italia questo genere di indagini.

ELIO MODIGLIANI.

1.- STEFANINI - Condizioni fisiche e stratigrafia della "Buca del Tasso "

La « Buca del Tasso » si trova in comunità di Camaiore, a meno di un chilometro dal villaggio di Metato verso E.S.E. Siamo in quella zona marginale delle Alpi Apuane, aperta sul litorale tirreno, che all' uomo primitivo fornì ricovero in vari periodi della sua preistoria: così in particolare la ben nota stazione di Grotta all' Onda si trova a non grande distanza nella stessa valle del Lombricese.

La « Buca del Tasso » si apre entro una valletta, la quale, dalla cresta del M. Prana (m. 1220 s/m) scende sul versante occidentale di questo, e ricongiungendosi con altra valletta consimile, più meridionale, prende il nome di Rio dei Colli, affluente di sinistra del torrente Lombricese. I due rami del Rio dei Colli sono idrograficamente e morfologicamente molto simili tra loro, e pare che i nativi applichino indistintamente ad ambedue il nome di T. Carpigna.

Data la regolare sovrapposizione degli strati mesozoici, prevalentemente calcarei, che costituiscono il massiccio del Prana e la scarsa inclinazione di essi, i due torrentelli incidono tutta la serie stratigrafica con valli profonde e strette, più strette e scoscese là dove strati più duri e resistenti all' erosione si sovrappongono ad altri più facilmente erodibili.

Tra questi particolarmente resistenti sono i calcari grigio-cupi del Lias inferiore e i sovrapposti calcari rossi del Lias medio, che nel letto della Carpigna determinano un forte salto ed un profondo burrone, dai Metatini chiamato il Bozzone.

In questo luogo romito e nascosto da un folto castagneto, sul fianco sinistro della valle, ad un'altezza di 15-20 metri sul letto del torrente e ad una quota di circa 415 m. s/m. si apre la grotta, scavata precisamente nei calcari grigio-cupi ora ricordati.

Piccole cavità sono assai frequenti tutto all' intorno, e una di queste fu anzi già saggiata con scarso frutto dal prof. Puccioni nel 1919.

Quella di cui ci occupiamo non sembrava differire dalle altre, se non perchè una fortissima sporgenza dello strato calcareo forma davanti ad essa un comodo riparo o tecchia, al sommo di una ripida scar

pata detritica. Al fondo della tecchia, là dove la falda detritica si appoggia alla roccia viva, si scorgeva una piccola apertura, apparentemente non dissimile dalle altre, e nella quale, per le sue modestissime dimensioni, riusciva assai penoso e quasi impossibile penetrare strisciando.

I primi scavi furono eseguiti dal prof. Puccioni nel detrito sotto il riparo e dettero resultati incoraggianti : egli li estese allora all'ingresso della grotta, e potè scoprire un' apertura di oltre 2 m. di altezza, la quale era stata evidentemente interrata e ostruita in gran parte dal detrito ammucchiatovisi davanti.

In corrispondenza di quest' apertura furon rinvenute tracce d' un focolaio; e gli scavi, proseguiti nell'interno della grotta, diedero già nel 1919 e poi nel 1920 e nel 1922 ottimi resultati, sia dal punto di vista faunistico, sia da quello dei resti industriali. Ma di questi resultati non sta a me a render conto.

All'epoca della mia visita (1920) la cavità, (fig. 2) sgombrata dal materiale di riempimento, aveva una forma irregolarmente quadrangolare, di m. 5 per 4.50, con un' altezza media di m. 1.50. I calcari del tetto, in banchi inclinati di una decina di gradi verso SW, erano in parte rivestiti di coni stallattitici; il pavimento di roccia fu raggiunto proprio in quei giorni su notevole spazio, e ai fianchi pure s' intravedeva già specialmente verso NE la parete calcarea. Nelle altre direzioni, tra il materiale di riempimento che si stava scavando e il tetto, esisteva un' intercapedine spesso molto estesa, alcuni centimetri o qualche decimetro, e tappezzata di stallattiti e di stallagmiti.

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Il materiale di riempimento della grotta, a quanto resulta dallo spaccato dei fianchi, (fig. 3, 4) che costituiscono una specie di testimonio, ha una costituzione molto uniforme. In alto è rivestito, come già si è detto, da una crosta concrezionare con coni stallagmitici, nella quale sono frequentemente impigliate ossa e denti d'orso, sporgenti dal deposito sottostante. Questo è formato da un brecciame calcareo con impasto argilloso bruno, assai ricco di ossa e di resti d'industria, dal quale provengono la grandissima maggioranza degli avanzi raccolti nell' interno della caverna, e in particolare le ossa e i denti di orso delle caverne, jena, rinoceronte, bue, stambecco, camoscio, capriolo, cervo, marmotta ecc. e numerosi oggetti paleolitici. In basso, verso il contatto col pavimento roccioso, il deposito si fa più sciolto, di colore piuttosto grigio che bruno, e i fossili vi sono assai più rari, ma non mancano del tutto, e non appariscono affatto

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