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Página 166 - Giugnendo la femmina alla fossa eh' ardea, non passň piů oltre, e nella fossa non ardiva di gittarsi ; ma correndo intorno alla fossa, fu sopraggiunta dal cavaliere, che dietro le correa ; la quale traendo guai, presa per li svolazzanti capelli, crudelmente la ferě per lo mezzo del petto col coltello che tenea in mano.
Página 167 - ... andň per la via dond'era venuto. La seconda e la terza notte vide il carbonaio la simile visione. Donde, essendo egli dimestico del conte di Niversa, tra per l'arte sua de...
Página 152 - Infra gli altri difetti del libello, che mostra Dante, Signor d'ogni rima, son duoi sě grandi, che a dritto s'estima che n'aggia l'alma sua luogo men bello. L'un č: che, ragionando con Sordello e con moli' altri della dotta scrima, non fé' motto ad Onesto di Boncima ch'era presso d'Arnaldo Daniello.
Página 168 - E perseverammo nel peccato in fino alla 'nfermitŕ della morte ; ma nella infermitŕ della morte , in prima ella e poi io tornammo a penitenzia ; e confessando il nostro peccato , ricevemmo misericordia da Dio , il quale mutň la pena eterna dello 'nferno in pena temporale di purgatoro. Onde sappi che noi non siamo dannati, ma facciamo in cotale guisa , com' hai veduto , per nostro purgatoro ; e averanno fine, quando che sia, nostre gravi pene.
Página 168 - ... dell'altro, ci conducemmo a consentimento di peccato; il quale a tanto condusse lei che, per potere piů liberamente fare il male, uccise il suo marito. E perseverammo nel peccato insino alla infermitade della morte; ma nella infermitade della morte, in prima ella e poi io tornammo a penitenzia; e, confessando il nostro peccato, ricevemmo misericordia da Dio, il quale mutň la pena eterna dello inferno in pena temporale di purgatorio. Onde sappi che...
Página 167 - Giuffredi tuo cavaliere, e in tua corte nutrito. Questa femmina contro alla quale io sono tanto crudele e fiero, č dama Beatrice, moglie che fu del tuo caro cavaliere Berlinghieri. Noi, prendendo piacere di disonesto amore l'uno dell'altro, ci conducemmo a consentimento di peccato; il quale a tanto condusse lei che, per potere piů liberamente fare il male, uccise il suo marito.
Página 5 - ... non poco detrimento; oltre che, per essere Suor Arcangela di qualitŕ molto diversa dalla mia e piuttosto stravagante, mi torna meglio il cedergli in molte cose, per poter vivere con quella pace e unione che ricerca l'intenso amore che scambievolmente ci portiamo.
Página 171 - Posto appič del prete, tanto dolore di contrizione fu nel quore , tanti sospiri nel petto , tanti singhiozzi nella gola , tante lagrime gli abbondarono negli occhi, che la voce gli venne meno , e in veruna maniera non potea formare * la parola colla quale potesse i suoi peccati confessare. La qual cosa veggendo il confessoro , disse ch' egli andasse e scrivesse tutti i peccati suoi.
Página 71 - ... cioč un solo globo luminoso , in altri tempi i due globetti sopradetti ritornano , ma trasformati come in due mitre o orecchioni , che rendono tutto il composto di figura ovale , simile a una oliva : si distingue perň tra le due mitre il globo di mezzo perfettamente rotondo , e non di figura ovata , e nel mezzo delle attaccature delle mitre al globo di mezzo si veggono due macchie oscure assai (1).
Página 53 - Vidi quivi a' lor giucchi ed a' lor canti Ridere una bellezza, che letizia Era negli occhi a tutti gli altri santi. E s' io avessi in dir tanta divizia Quanto ad immaginar, non ardirei Lo minimo tentar di sua delizia.

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