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... ALPAGO NOVELLO , medico , Feltre , AMATI professore Amato , Milano , 1892 BACCINI professore Giuseppe , impiegato alla Biblioteca Nazionale di Firenze BARDELEBEN Carlo , professore onor . d'Ana- tomia nell'Università di VIII.
... ALPAGO NOVELLO , medico , Feltre , AMATI professore Amato , Milano , 1892 BACCINI professore Giuseppe , impiegato alla Biblioteca Nazionale di Firenze BARDELEBEN Carlo , professore onor . d'Ana- tomia nell'Università di VIII.
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... VIII , 18 , 1 = C. I. VI , 60 , 1 ) , onde ( continuo a riferire le Sue parole ) s'intende che essi avreb- bero potuto disporne , appunto perchè ne avevano la proprietà , ma come persone sui iuris , non altrimenti che potevano col 36 ( 6 )
... VIII , 18 , 1 = C. I. VI , 60 , 1 ) , onde ( continuo a riferire le Sue parole ) s'intende che essi avreb- bero potuto disporne , appunto perchè ne avevano la proprietà , ma come persone sui iuris , non altrimenti che potevano col 36 ( 6 )
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... VIII T. 9 ) che accolse le leggi riguardanti i bona materna , reagi a suo tempo sul diritto . nazionale de ' Visigoti . Mi fo lecito di pensare anche un'altra cosa : res filiorum patribus alienare non liceat dice secca , secca l ...
... VIII T. 9 ) che accolse le leggi riguardanti i bona materna , reagi a suo tempo sul diritto . nazionale de ' Visigoti . Mi fo lecito di pensare anche un'altra cosa : res filiorum patribus alienare non liceat dice secca , secca l ...
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... VIII N. 1349 p . 217 a . 1062 e N. 1465 a . 1064 p . 272 ; cfr . III p . 61 N. 501 a . 997 ) . Gemma , che vive a legge romana , ha seco un ' procurator ' non un mundualdo : Cod . Cav . VII N. 1122 a . 1049 p . 113 ; così a Napoli ...
... VIII N. 1349 p . 217 a . 1062 e N. 1465 a . 1064 p . 272 ; cfr . III p . 61 N. 501 a . 997 ) . Gemma , che vive a legge romana , ha seco un ' procurator ' non un mundualdo : Cod . Cav . VII N. 1122 a . 1049 p . 113 ; così a Napoli ...
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... VIII . Áet . suae 61 ( o 19 ? ) » ( 1 ) IOANNIS KEPLERI S.ae Cae M.tis mathematici Dioptrice , seu demon- stratio eorum quae visui et visibilibus propter conspicilla non ita pridem inventa accidunt . Praemissae epistolae Galilaei de iis ...
... VIII . Áet . suae 61 ( o 19 ? ) » ( 1 ) IOANNIS KEPLERI S.ae Cae M.tis mathematici Dioptrice , seu demon- stratio eorum quae visui et visibilibus propter conspicilla non ita pridem inventa accidunt . Praemissae epistolae Galilaei de iis ...
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Términos y frases comunes
abbas de gavello Accademia acuta addome Altezza complessiva Altezza della testa altre edd ANTONIO FAVARO apud assai BHbm canonici capitulo codici conica coram cretacee Dante dell'addome Diametro della sfera dicti domini dictus dominus Dictyomitra diritto disposti in serie documento domine çilie domini Iacobi elittici euganea Ezzelino fasc Filosofia fori circolari forma fossilis Frassenelle fuit Galileo Galilei gavello Giotto Guel Guscio Haeckel Hein Heusing Idem iure Iustine Larghezza massima laringe legge levigato liscia Lunghezza delle spine monasterii Monte Serèo montelongo nell'Università NIFO Noduli di selce Noduli selciosi rossi nuovo Padova paduani padue predicto presbitero presentibus prismi professore pubblico pure quam quod quod dictus radiolarie regolarmente disposti rossa di Teòlo Rovolon Sabb sancte Iustine sciences scienze segmenti selce rossa sezione SOCIO CORRISPONDENTE Prof Spina cefalica Squin SQUINABOL superficie teste Popp TEZA torace trasversale tratto trova Università Venezia VIII
Pasajes populares
Página 166 - Giugnendo la femmina alla fossa eh' ardea, non passò più oltre, e nella fossa non ardiva di gittarsi ; ma correndo intorno alla fossa, fu sopraggiunta dal cavaliere, che dietro le correa ; la quale traendo guai, presa per li svolazzanti capelli, crudelmente la ferì per lo mezzo del petto col coltello che tenea in mano.
Página 167 - ... andò per la via dond'era venuto. La seconda e la terza notte vide il carbonaio la simile visione. Donde, essendo egli dimestico del conte di Niversa, tra per l'arte sua de...
Página 152 - Infra gli altri difetti del libello, che mostra Dante, Signor d'ogni rima, son duoi sì grandi, che a dritto s'estima che n'aggia l'alma sua luogo men bello. L'un è: che, ragionando con Sordello e con moli' altri della dotta scrima, non fé' motto ad Onesto di Boncima ch'era presso d'Arnaldo Daniello.
Página 168 - E perseverammo nel peccato in fino alla 'nfermità della morte ; ma nella infermità della morte , in prima ella e poi io tornammo a penitenzia ; e confessando il nostro peccato , ricevemmo misericordia da Dio , il quale mutò la pena eterna dello 'nferno in pena temporale di purgatoro. Onde sappi che noi non siamo dannati, ma facciamo in cotale guisa , com' hai veduto , per nostro purgatoro ; e averanno fine, quando che sia, nostre gravi pene.
Página 168 - ... dell'altro, ci conducemmo a consentimento di peccato; il quale a tanto condusse lei che, per potere più liberamente fare il male, uccise il suo marito. E perseverammo nel peccato insino alla infermitade della morte; ma nella infermitade della morte, in prima ella e poi io tornammo a penitenzia; e, confessando il nostro peccato, ricevemmo misericordia da Dio, il quale mutò la pena eterna dello inferno in pena temporale di purgatorio. Onde sappi che...
Página 167 - Giuffredi tuo cavaliere, e in tua corte nutrito. Questa femmina contro alla quale io sono tanto crudele e fiero, è dama Beatrice, moglie che fu del tuo caro cavaliere Berlinghieri. Noi, prendendo piacere di disonesto amore l'uno dell'altro, ci conducemmo a consentimento di peccato; il quale a tanto condusse lei che, per potere più liberamente fare il male, uccise il suo marito.
Página 5 - ... non poco detrimento; oltre che, per essere Suor Arcangela di qualità molto diversa dalla mia e piuttosto stravagante, mi torna meglio il cedergli in molte cose, per poter vivere con quella pace e unione che ricerca l'intenso amore che scambievolmente ci portiamo.
Página 171 - Posto appiè del prete, tanto dolore di contrizione fu nel quore , tanti sospiri nel petto , tanti singhiozzi nella gola , tante lagrime gli abbondarono negli occhi, che la voce gli venne meno , e in veruna maniera non potea formare * la parola colla quale potesse i suoi peccati confessare. La qual cosa veggendo il confessoro , disse ch' egli andasse e scrivesse tutti i peccati suoi.
Página 71 - ... cioè un solo globo luminoso , in altri tempi i due globetti sopradetti ritornano , ma trasformati come in due mitre o orecchioni , che rendono tutto il composto di figura ovale , simile a una oliva : si distingue però tra le due mitre il globo di mezzo perfettamente rotondo , e non di figura ovata , e nel mezzo delle attaccature delle mitre al globo di mezzo si veggono due macchie oscure assai (1).
Página 53 - Vidi quivi a' lor giucchi ed a' lor canti Ridere una bellezza, che letizia Era negli occhi a tutti gli altri santi. E s' io avessi in dir tanta divizia Quanto ad immaginar, non ardirei Lo minimo tentar di sua delizia.