MISCELLANEA DI STORIA ITALIANA EDITA PER CURA DELLA REGIA DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA TOMO VIII. ек STAMPERIA REALE MDCCCLXIX. Nel breve articolo che l'Argelati (1) consacrò all' anonimo xv, autore della Cronaca che ora vien pubblicata, disse che questi a buon diritto si meritò il nome di scrittore diligentissimo, e che, lasciate le favole degli antichissimi tempi, esso è degno di essere letto, specialmente dall'anno 1420 sino alla fine. Dopo simile giudizio dato da un uomo qual fu l'Argelati, ogni elogio ed esame critico sarebbe superfluo. Errò egli per altro nell'asserire che il manoscritto fosse autografo, perchè gli errori, dei quali è zeppo quel volume, provano ad evidenza che è una copia fatta da un amanuense poco intelligente. Credo anche di poter affermare che il racconto originale finiva colla morte di Francesco Sforza, accaduta agli 8 di marzo del 1466, e che l'ultimo capitolo, in cui sono brevemente accennati alcuni avvenimenti dei 21 anni susseguenti, fu aggiunto dal copista, che si può credere con molta probabilità, finisse il suo lavoro nel 1487. Da più luoghi si scorge che l'autore di questa Cronaca fu milanese, ed era frate francescano, cosa non avvertita dall'Argelati. In un capitolo ove distesamente racconta l'origine ed i progressi dell'Ordine di S. Francesco, egli lo dice chiaro con queste parole: « Chi cercasse nel volume del nostro ordine trovarebbe ancora, ecc. » Ho soppresso quel capitolo che veniva (1) Bibliotheca Script. Mediol., tit. 1, p. 11, col. 53 B. |