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PREFAZIONE

Fu Arezzo una delle più notevoli ed illustri città toscane tanto nel tempo etrusco-romano quanto nel periodo medioevale. Come riferiscono Livio ed altri antichi istoriografi, durante la civiltà degli Etruschi, essa prese gran parte agli avvenimenti militari e politici che agitarono quel popolo quando combatteva per la propria indipendenza. E quale fosse la sua grandezza n'è bastante prova lo straordinario sussidio d'armi e di vettovaglie fornito al console P. Corn. Scipione per la spedizione contro Cartagine (an. 549-205 di Cr.). I Romani ne fecero un copiscuo municipio; l'adornarono di superbi edifizî, specie al tempo degl' imperatori. Verso il 680 di Roma fiorì in Arezzo la famosa industria vasculare: il suo nome divenne allora notissimo sino nell'estreme parti del dominio romano per il commercio delle sottili ed eleganti tazze di figulina, le quali riproducevano le rappresentanze dei vasi d'argento mirabilmente cesellati dai più sommi artefici greci.

Non appena la nuova religione di Cristo, irradiando dall' Oriente, si propagò per l'Italia, ben presto venne accolta pure in Arezzo, dove troviamo digià nel secolo III degli apostoli che col martirio danno esempio ai nuovi fedeli e tramandano nelle tradizioni e nelle leggende il loro nome di santi. E fin dal secolo IV vediamo fondata la prima chiesa presso la tomba di Donato, il più popolare evangelizzante, il più insigne martire, dal cui nome s' intitolò l' Episcopio. Pochi secoli bastarono ad acquistare ad esso rinomanza per tutta Italia, e re ed imperatori si portavano di frequente alla tomba del famoso taumaturgo. A questa celebrità, a questo culto si devono la ricchezza, la potenza e le estese possessioni della Chiesa Aretina, provenienti da donazioni imperiali e da ingenti offerte di fedeli, le quali vennero confermate da decreti pontifici. Ciò resulta dagli atti raccolti in questo primo volume. Ma avanti di rilevarne brevemente il contenuto, sarà bene conoscere quel poco di cui abbiamo notizia nel tempo antecedente al primo documento qui pubblicato, che è del 650 circa.

Erasi appena divulgata in Palestina la religione di Cristo, che subito, com'è noto, sorsero fiere persecuzioni contro i suoi seguaci; onde questi dovettero fuggirsene e vagare in lontane regioni. Molti in breve tempo si raccolsero in

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