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tolica, romana, e per la conservazione dei diritti della Santa Sede. Egli è vero che la Chiesa di Francia ha goduto in ogni tempo dei privileggi riconosciuti da' nostri antecessori, e noi lontani dal volerglieli togliere, o diminuire, ne abbiamo dei nuovi accordati che non hanno contrastato colla nostra coscienza, sebbene son noti all'intero mondo cattolico. Che più si poteva fare e volere da noi? Fu deciso di mettere alle prove la nostra costanza, e di annientare la nostra autorità. O Governo! ô Popolo, che decidi contro di noi, e

contro te stesso!

1.o Richiede oggi il Governo francese un Patriarca indipendente da noi, lo nomina, lo dichiara, e celo propone investito della nostra autorità, e c'intima di volerlo riconoscere. Noi abbiamo protestatoi e protestiamo non solo di non riconoscerlo a questi, termini, ma lo dichiaramo intruso, e perpetuamente diviso dal grembo della Chiesa cattolica, apostolica, romana.

2.o Vuole la publicazione del Codice, e la costante pratica noi nostri stati. Ma essendo questo contrario alla nostre sovrana autorità opposto à santi canoni, e a' santi concilj, vi abbiamo contradetto.

3.o Si pretende la libertà d'ogni culto con publico esercizio, e questo articolo siccome opposto à canoni ed ai concilj, e alla religione cattolica, al quieto vivere, ed alla felicità dello stato, per le funeste

soutien de la sainte religion catholique, apostolique et romaine, et pour la conservation des droits du Saint-Siége. Il est vrai que, dans tous les temps, l'Eglise de France a joui de priviléges reconnus par nos prédécesseurs, et bien loin que nous ayons voulu les détruire ou les, diminuer, nous lui en avons accordé de nouveaux qui ne se sont point trouvés en opposition avec notre conscience, ainsi que tout le monde catholique en est instruit. Que pouvait-on faire de plus et vouloir encore de nous? Il fut décidé de mettre notre constance à l'épreuve, et d'anéantir notre autorité. O gouver¬ nement! O peuple! en te mettant contre nous, tų te mets contre toi-même.

1.o Le gouvernement français demande aujour d'hui un patriarche indépendant de nous; il le nomme, le reconnaît, nous le propose revêtu de notre autorité, et nous somme de vouloir le reconnaître. Nous avons protesté et nous protestons nonseulement que nous ne le reconnaissons pas à ces conditions, mais nous le déclarons intrus et rejeté à jamais du sein de l'Eglise catholique, apostolique et romaine.

2.° On veut que le code soit publié et mis dorénavant en activité dans nos états, Mais ce code étant contraire à notre autorité souveraine, opposé aux saints canons et aux saints conciles, nous avons manifesté notre refus.

3.o On entend que tous les cultes soient libres et publiquement exercés. Mais nous avons rejeté cet article, comme contraire aux canons et aux conciles, à la religion catholique, à la tranquillité de

conseguinze che ne deriverebbere lo abbiamo pure rigettato.

4. Si cerca la riforma de' vescovati, e l'indipendenza dei vescovi da noi, e cio essendo contrario all' intenzione del nostro legislatore, e Signore Gesù Cristo, che ordino a San Pietro l'unione cogli apostoli considerati oggi ne' vescovi con noi, allorchè gli disse che egli era Pietro, e come pietra fondamentale in cui fondava la sua Chiesa, ed aggiunse di più allo stesso Pietro di tenerli a se uniti e di confermali, et tu conversus confirma Fratres tuos; quindi noi protestiamo di voler conservare per noi, e nostri successori la pienezza della nostra primazia, e la dipendenza dei vescovi da noi, come ordinata dalle Bolle Pontificie, sacri canoni e concilj.

5. Si domanda che rimangano abolite le bolle pontificie riguardanti le collazioni dei vescovati, e delle parochie di nostro diritto. Questi è un articolo istesso di disunione e d'indipendenza da noi, ed una potente dichiarazione contro la nostra autorità e la Santa Sede, e con eguale fermezza la rigettiamo.

6. Si fà istanza che noi decretiamo la generale abolizione degli ordini ecclesiastici dell' uno e dell' altro sesso. Non vi è causa per noi ad effettuario, anzi ci crediamo in dovere di conservarli e promuoverli.

la vie et au bonheur de l'état, par les funestes conséquences qui en dériveraient.

4. On désire la réforme des Evêchés, et que les Evêques soient indépendans de nous. Mais cela étant opposé aux intentions de notre Législateur et Seigneur J. C., qui a ordonné qu'il existât entre St. Pierre et les Apôtres une union représentée aujourd'hui par celle des Evêques avec nous, lorsqu'il lui dit qu'il était Pierre et qu'il serait comme la pierre fondamentale sur laquelle il bâtirait son Eglise, ajoutant de plus au même Pierre qu'il devait maintenir l'union de ses Frères avec lui et les confirmer dans la foi, et tu conversus confirma Fratres tuos; en conséquence, nous protestons vouloir conserver par nous et par nos successeurs, la plénitude de notre primauté, et la dépendance des Evêques envers notre siége, ainsi que la chose est ordonnée par les bulles pontificales, les sacrés canons et les conciles.

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5.o On demande que les bulles pontificales qui regardent la colation des Evêchés et des paroisses de notre juridiction, soient et demeurent abolies. Comme cet article serait un sujet de désordre et d'indépendance, ainsi qu'une déclaration puissante contre notre autorité et le Saint-Siége, nous le rejetons avec une égale fermeté.

6. On insiste pour que nous décrétions l'abolition générale des ordres ecclésiastiques de l'un et de l'autre sexes. Mais nous n'avons aucun motif pour l'effectuer; au contraire, nous croyons qu'il est de notre devoir de les conserver et de les encourager.

7.° L'abolizione della vita celibe in avvenire, e l'abilitazione al matrimonio alle persone consegrate già al culto della religione, anche in forza del voto solenne. Questo non è che un articolo opposto alla santità e purità della religione istessa, ed alla promessa fatta a Dio con sacrifizio volontario de meliori -bono fatta dalle persone religiose.

8. In fine il Governo francese c'intima di coromare, e consacrare in rè di Napoli Giuseppe Buonaparte. Ma come lo potremo fare senza delitto? vive Ferdinando Borbone legitimo sovrano di quelli stati, e non essendo a noi note le cessioni, che anzi essendo noi pienamente certi delle di lui pretese, come potremo noi sostituire un altro sovrano, e non essere inguisti e precipitosi?

Ecco, Eminentissimo Fratello, le pretese del Governo francese accompagnate dalle nostre decisioni. Ci preparano uno 'spinoso travaglio, che però siccome ci era stato minacciato, cosè con eguale costanza desideriamo, e bramiamo difare dei vantagiosi sacrifizj di noi stessi a profitto della religione, é della Santa Sede.

Militarmente si vanno ad occupare gli stati della santa Chiesa, e noi saremo insieme circondati dagli individui d'una nazione che non ha molto si fece vedere avere per noi, e per la religione attaccamento, divozione e rispetto. Gridano à noi in atto

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