Teatro italiano antico, Volumen10Societa tipografica de' classici italiani, 1812 |
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Términos y frases comunes
addosso Amarella amor andar Antonio Mazzocchi Assetta Atto Barboccio bastone Beco bella Bern bigna bisogna Bruglia buon cache cantando casa Catrina Cecc Cenc ch'e ch'io chel chella chesto Ciap Ciapin cittadin COLTRICCIONE Commedia nuova Commedia Pastorale Commedia Rusticale costei credo Crusca cuore d'Amor detto dice dire donna drento dreto Egloga essar faccia fare frabbo FRANCESCO BERNI Francesco Mariani fuggir fusse Gian Giov gnun gran Impruneta l'ha l'ho lagga lagorare liei Lisa m'ha Maca male Masa moglie Nanni Oime Orsù padrone palora parole pensare Piet piglia poco posso rieto Rozzi s'ha s'io sarà Sberlinga SCENA Scheggial sento Siena star stiacciata t'ho Tanc Tano Teat Tentenna Tina Togna tratto trova Ulivetta vale veder vedere Villani voglio vuoi vuol Сесс
Pasajes populares
Página 104 - ... fatti suoi. Io non vo' già che 'l sappia anima nata, se non Ciapino: i' non vo' tra la gente, come qualcuna, esser poi mentovata, e che di me si parli reamente. CECCO Eh Cosa, oramai tu se' scovata. COSA Oh! uh! povera me! chi qua mi sente? CECCO Non dubitar di nulla, ch'io son Cecco. COSA O che fa
Página 189 - Però fia ben, se vo' avete appetito, Che di qui vi partiate or s' e' non piove: E a vostra posta andiate a cena altrove; Che '1 nostro passatempo è già fornito. E voi, signor, che, quando vi sposasti, Sguazzar facesti allegramente ognuno, Sarebbe farvi fare un gran digiuno Chi v'invitasse a
Página 82 - Su compagni quatti quatti, Chi di qua , Chi di là Per la selva ognun s'adatti, Frugnolando Ramatando, Grossa preda riportando. Guata guata quanti tordi ! Guata guata quante merle, Ch' a vederle, Già di lor ci fanno ingordi ! O che belle sridionate , Se da noi son ramatale!
Página 147 - Berna , i' non farei mai questa pazzia. Ma dove gli menasti ? Bern. A casa mia : Che mi avea dati duo' fiaschi di vino Jeri l'ostessa della Torre a Scossi : Perch' io son ito per lei a mulino Più volte , e un quattrin mai non riscossi: E mi avea con que' dato un tacconcino Di carnesecca , ch
Página 157 - 1 diavol fa (siccom'io 'ntendo da un ragazzo che qua '1 raccontava) che quel Ciapino e quel Cecco, fuggendo dal Busca, sian caduti in una cava » (cosa ch'io credo vera, già sapendo che '1 Busca con gran fretta gli cercava per bastonarli), forse essendo stato costui veduto, Pietro è rovinato. Se così sta, ch'e' sian mal capitati « ne sarà tosto nota la cagione: e così Pietro che gli ha bastonati, a questo mo...
Página 92 - Cosa fatta cap" ha: non me ne pento. Lei mi piace, i' l'ho presa, e son contento. I' son contento e lieto, e per diletto vommene or qua or là di lei cantando; perché, s'io vo, s'io sto, s'io son nel letto, sempre l'ho 'n fantasia desto o sognando. E ogni mio pensiero in un sonetto, o stanza, o madrigal, vo dispiegando; che, poiché del suo amor mi feci ardente, son poeta e son musico eccellente.
Página 180 - E berò al Camicia una mezzetta : Poi là mio pa' troverò sul lagoro , E gli dirò dì questo parentoro.
Página 94 - E' si fa poco in questo temporale, Non sendo l'annual di piovitura: E anche vo cercando mia ventura. Gli è vero: i temporali vanno strani. Si gran seccore, e sempre tirar vento, Smugne le barbe pe...
Página 96 - E dimmi un po', mentre ch'i' ti strimpello, Se la mia Tancia tu mi sai 'nsegnare. PIETRO - Gli è un che canta, che va per la via; Di grazia attendi a me, volgi 'n qua '1 volto. CIAPINO cantando dentro. Se mei di', vo' rifarti '1 ponticello, E ti vo
Página 95 - Non si può ir più là, caso a di questo. Ma or che volevate voi da mene, quando voi mi chiamaste e i