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N. III.

يوم

... الرحمن الرحيم صلي الله على النبي محمد والــــــــــه وصحبه وسلم تسليما كل نفس دايقة .... أجوركم القيامة فمن زحزح عن النار وادخل الجنة فقد فاز وما الحياة الدنيا ...... غرور للى العرة والبقاء وعلى خلقه كتب الفنا وفى رسول الله النبي وعزا هذا قبر أخى ..... ... حلو الكماد توفى يوم الشلن في العشاء الاول ش (1) من سنه سبع عشر وخمسماية رحم ال .

Versione latina

Admodum misericordis. Propitius sit Deus Prophetae Mohammeti, et familiae ejus et asseclis ejus, eosque conservet multum. Omnis ..... mercedem vestram die resurrectionis, et qui reanima gustabit motus fuerit ab igne, et introductus fuerit in Paradisum, jam salvus erit. Quid est enim vita hujus mundi ..... vanitatis. Deo conveniunt potentia et aeternitas, et creaturis ejus praescriptus est interitus, et in legato Dei prophetiae virtus et dominatio. Hoc est sepulcrum Abu..... Holu yl Kemmid: qui obiit die tertia ad primam noctem primi mensis ex anno septimo decimo et quingentesimo (2). Misereator Deus.......

N. IV.

بسم الله الرحمن الرحيم لله العزة والبقاء وله مادرا وبرا وعلى خلقه كتب الفنا وفي رسول الله صلي الله عليه وسلم أسوه وغزا هذا قبر العابد رحن بن عبد الله روحة توفي يوم الثنين الثامن عشر من شهر جمادي الاخر سنة أحد وثلاثين وخمسماية وهـو يشهد لا اله الا الله وأن محمدا عبد الله ورسوله أرسله بالهدي ودين الحق ليظهر على الدين كله ولو كره

قد بين

الله

(1) Cioè ï Schiar.

(3) L'anno 517 dell'egira corrisponde all'anno 1125 di Gesù Cristo.

88

المشركون وأن الجنة حق وان النار حق وان البقاء

حق وأن الساعة آتية لا رين فيها وأن الله يبعث من في الله من قرا ودعى لها بالرحمة ولو الديها رحم القبور المسلمين * وجميع

Versione latina

In nomine Dei admodum misericordis, Deo potentia, et aeternitas, et scientia et creatio conveniunt; creaturis autem ejus praescriptus est interitus, et in legato ejus cui Deus propitius sit eumque conservet, perfectio, et dominatio. Hoc est sepulcrum servi Dei Romhan cujus animam Deus sibi jam segregavit. Obiit feria secunda die decima octava mensis Giomâdi secundi, anno 533 (1) dum ipse testabatur quod non sit Deus, nisi Deus et quod Mohammed sit servus Dei et apostolus ejus, quem misit Deus, cum directione et religione veritatis ut prodiret contra omnem religionem, licet se opponerent infideles, et quod Paradisus sit verus, et quod ignis gehennae sit verus, et quod aeternitas sit vera, et quod hora resurrectionis procul dubio ventura sit, et quod Deus suscitabit eos, qui sunt in sepulcris. Misereatur Deus ejus qui oraverit et expetierit misericordiam pro eis et pro filiis eorum, et pro omnibus Moslemis. N. V. (2)

بسم

الله الرحمن الرحيم...
كل نفس ذائقة الموت وانما تو

القاب
فون أجوركم يوم

منه فمن زحزح عن النار ... وا
دخل الجنة فقد فاز .

Versione latina

In nomine Dei miseratoris misericordis...... Omnis anima gustatura est mortem, et certe rependentur mercedes vestrae in die resurrectionis, et qui remotus fuerit ab igne...... et ingressus fuerit Paradisum, tum demum erit beatus........

(1) L'anno 533 dell'egira corrisponde all'anno 1138 di Gesù Cristo.

(2) Questa iscrizione era per lo innanti inedita, e fu da me per la prima volta interpretata e resa pubblica nel 1827,

N. VI. (1)

ΘΕΟΔΟΤΑΚΕΛΤΑ

ΕΠΑΦΡΟΔΕΙΤΕ
XAIPE

riduzione

ΘΕΟΔΟΤΑ ΚΕΛΤΑ

Επαφρόδειτε (2)
χαῖρε

Versione latina

THEODOTA KELTA

EPAPHRODITO
Salutem

S VI. Degli accrescimenti, della fabbrica, e del buon governo della libreria sino a questi tempi.

Gran passi in poco tempo eransi fatti per porre in onore, ed utile rendere la biblioteca palermitana, e fino la dotazione annua giornalmente accresceasene: dimodochè era già arrivata alle once trecentoquarantadue annuali. Il Consiglio civico pensò allora di prestar la sua opera in vantaggio di questo stabilimento, e nella seduta de' 17 aprile 1816 ordinò: che il Senato pagasse alla biblioteca altre once quattrocentosei, onde avere questa un'annuale rendita di once settecentoquarantotto; dippiù che la somma di once quattrocento, per una sola volta si desse ai deputati della biblioteca da erogarsi in beneficio della stessa; che

(1) Questa iscrizione era inedita, e fu da me tradotta e pubblicata nel 1827. (3) Dativo invece di εxaqpoderτn, ciò che troviamo in uso da varii marmi siciliani.

MORTILLARO, Vol. I.

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un magnifico portico vi si costruisse, e con eleganti ferriate se ne custodissero gli armari. Intanto la Commessione di pubblica istruzione, ed educazione sue dimande drizzò al Sovrano; acciocchè nella regia Università degli studi la senatoria biblioteca fosse trasferita. Ma il Re interessatosi di una ben ragionata consulta che presentarongli i deputati della biblioteca (1) stimò convenevole sentir ciò, che ne pensasse il Decurionato (2), e quindi, accolti i motivi che il medesimo addusse, nella sessione che tenne li 3 ottobre 1818, rigettò del tutto il progetto della Commessione (3).

Arrivò finalmente l'epoca fortunata per la biblioteca; in cui il Pubblico auguravasi che al vero punto di grandezza le cose sarebbero pervenute, per essere stato scelto a governarla il chiarissimo ab. Domenico Scina. Ei fu eletto deputato amministratore della libreria pochi mesi prima di compiersi l'anno 1818, e appena investito di quella carica, tutto spiegò il suo zelo, le sue forze, e i suoi talenti, a pro dell'opera che gli era stata affidata. Impegnò tutta sua possa a procurare l'approvazione a ciò, che stabilito aveva il civico consiglio; formò un'idea nella sua mente, alle circostanze del luogo adattata, e al vantaggio de' cittadini diretta; cominciò dalla compra de' libri e sapendo che un'altra pubblica biblioteca, cioè quella de' pp. Gesuiti, era ricca di antichi libri e sprovveduta di moderni, fu quindi sua premura l'acquisto di moderne opere, solo nelle rivendite riserbandosi a procacciare antichi volumi; nè di eseguire trascurò ciò, che quel consiglio civico aveva stabilito, agevolato dal principe di Torrebruna pretore in allora per la prima volta. Serrò di cancelli quindi gli armadi, e un portico di ordine dorico-siculo costruivvi; ed a perpetuarne la memoria due lapidi appose nell'interno del prospetto, una alla destra dell'uscio, l'altra alla sinistra, che dettate furono dall'ab. Vincenzo Raimondi (4):

(1) Questa consulta fu scritta dall'ab. Scinà che da pochissimo tempo era stato eletto deputato della pubblica libreria del Comune di Palermo.

(2) Li 10 novembre 1818.

(3) A 29 giugno 1818.

(4) Queste lapidi furono da me pubblicate con la stampa nel 1827, e indi furono ristampate nel Giornale di scienze, lettere, ed arti per la Sicilia, n. Lx.

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Nè di ciò pago, accresciuta vedendo per sua opera la libreria di circa un terzo di libri; cosa bisognevole giudicò, che di questi una migliore disposizione se ne formasse, ed un più decente apparato se ne componesse; nè tardò molto ad eseguire il suo disegno.

Accaduto intanto ai 5 marzo 1823 un orribile tremuoto in questa capitale, molto soffrì nella fabbrica la biblioteca; onde fu d'uopo prestamente ripararsene i danni. Or questo, per altro sgraziato, avvenimento, cagione fu di vantaggio singolare alla biblioteca nostra; giacchè rovinatasi l'antica scala, fu ordinato il trasferimento dell'Archivio dei

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