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la direzione di Niccolò Armessin; e molti pezzi, ch'ei fece dai disegni di Lancret, sono vistosamente marcati col nome di questo suo maestro. Quelle prove però, che hanno il nome del citato Schmidt, sono ben rare. Niccolò frattanto in vista dei suoi meriti fu eletto Intagliatore del Gabinetto del Re; e lasciando nella sua patria degna ricordanza del suo nome, cessò di vivere nel 1755. in età di 71. anno, o di 72., come scrive Mr. Basan (sec. ediz.)

Il suo stile è acconcio, e retto, e piace di prima vista, come di un grand' effetto; ma gl'intendenti desidererebbero un poco più di forza e precisione nell' estremità delle sue figure. Chi avrà campo di riscontrarlo nelle seguenti stampe che dal Manuel noi riportiamo, potrà vedere che l'amor delle verità sempre ci guida a rilevare il merito degli Artisti.

1. Guglielmo Coustou, Scultore ordinario del Re, dipinto da Giovan de Lien, e inciso per N. Larmessin figlio, per essere stato aggregato all'Accademia nel 1730. 11. Claudio Halle-Pittore del Re, dipinto da le Gros, altro pezzo per la suddetta occasione.

Ill. Filippo Vleughel, Pittore Fiammingo, dipinto per Ph. de Champagne, in fol.

IV. Luigi XV. a cavallo, da J. B. Vanloo, o Ch. Parrocel, gr. in fol.

V. Luigi XV. in piedi, J. B. Vanloo, gr. in fol. Vl. Maria Leczincka, moglie di Luigi XV. dal medesimo, gr. in fol.

VII. Maria-Giuseppa di Sassonia, Delfina di Francia, dal medesimo, gr. in fol.

Vill. Carlo Enrico di Lorena, da Rane, gr. in fol. IX. Woldemar de Lowendal, Maresciallo di Francia, da Boucher, gr. in fol.

X. Madamigella Sallé, figurante una danza, da Laneret, gr. in fol.

Questi sono i Ritratti da Niccolò Armessin figlio incisi.

Vengon ora le diverse stampe fatte per la raccolta di Crozat (10).

(10) Entrando a descrivere i pezzi nella predetta raccolta incisi da Armessin sarà bene il notare, di quanto pregio ella sia agli Amatori delle Belle-Arti. L'opera conosciuta col nome di Gabinetto di Crozat, è la più considerabile, ed ha per titolo: Recueil d'Estampes d'après les plus beaux tableaux, et d'après les beaux deseins, qui sont en France dans le Cabinet du Roi, dans celui de Monseigneur le Duc d'Orleans et dans d'autres Cabinets, divisé suivant les differentes écoles, avec un abrégé de la vie des Peintres, et une description historique de chaque tableau. Tome premier contenant l'école romaine. Paris, l'Imprimerie Royale 1729., gr. in fol.

Questa raccolta, dice il Baron de Heineke (Idée génér. ec. fol. 76.), si appella il Gabinetto di Crozat, per la ragione che questo illustre Amatore avea fissato di fare incidere a sue spese, e con associazione i Quadri, ed i Disegni della sua propria Collezione, e nell' istesso tempo quelle altre opere, che sono indicate nel quì premesso titolo. Il primo Tomo contiene 140. Stampe, quantunque l'ultimo pezzo porti il numero 137.; ma nel corpo dell' opera tre stampe sono contate due volte, e restan segnate con la stellina, come segue num. 3o ec. 3* e 90*

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GI' Intagliatori di quest'opera sono Girolamo Frezza, Claudio Duflos, il Conte de Caylus, come amico di Mr. Crozat, Nicolò le Sueur, NICOLO' de LARMESSIN Giacomo Frey, Giacomo Cheveau, Antonietta Larcher, Carlo Simoneau, Carlo Cochin, Vincenzo Le Sueur, P. P. A. Robert, Luigi Desplaces, Bernardo Lepicié, Filippo Simoneau, Nicolò Tardieu, Giovanni Haussard, J. B. de Poilly, Federigo Hortamels, Luigi Larugue, Giovanni de Poilly, Nicolò Chateau, Simone Vallée, Giovanni Raimond, Benedetto Audran figlio, H. Simone Tomassini, Niccola Dupuis, Giovan Battista Scotia, Simone Francesco Ravenet, Giacomo Filippo Le Bas,

XI. Ritratto di Raffaello con quello del Puntormo in mezza figura, dal Quadro del Pittore del Gabinetto detto del Re, in fol.

XII. Federigo Carondelet Arcidiacono di Bitonto nel Regno di Napoli, Ministro a Roma per la Corte di Spagna, e grand' amatore delle Belle-Arti, e delle Lettere:

Edmé Jeaurat, Carlo Depuis, Giovanni Audran, Niccola Dauphin de Beauvais, la Damigella Basse porte, e Niccolò Pigné.

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Dopo la pubblicazione di questo primo Tomo si accorse Mr. Crozat, che la direzione di una tal'opera gli riesciva di molta fatica; e scelse nel 1737. Sieur Robert Pittore del Cardinale di Rohano, e lo mise alla testa di questa impresa. Incaricossi allora Robert, e si fece ad incidere, per dare agli associati, 110. nuove Stampe incise dai Quadri, e dai Disegni della Scuola Veneziana, che dovevano formare il secondo Volume; ma prevenuto dalla morte, lasciò imperfetta l'opera che avea promesso. Mr. Crozat, disperando sempre più e di rimpiazzare un soggetto abile per questa impresa, e di proseguirla, si contento di consegnare agli Associati quarantadue Stampe, che furono incise senza alcun discorso o descrizio ne istorica, credendo liberarsi per tal mezzo dall'impeᏙᎥ gno. appose il medesimo titolo, e la chiamò questa imperfetta collezione la seconda Parte, della quale furono incisori Pietro Aveline, Gilly Edme Petit, Bernardo Baron, Giovanni Moyreau, Luigi Jocat, Francesco Foullain, Michele Aubert, G. Duchangs, e C. Vermeulen, Antonietta Larcher incise ancora un Quadro di Benve nuto Garofalo, che rappresenta S. Caterina › Per la esecuzione del quale servì l' esemplare del Salone di Dresda. Ma questa stampa non è facile a trovarsi, perchè fu come troppo mediocre tolta dalla medesima raccolta. Mr. Crozat venne a morte nel 1740., e perì con lui la speranza di vedersi condotta al termine quest'opera, molto più che i rami furono venduti ad una società di Librais celebre Mariette avvisò il Pubblico con manifesto del 1742., ch'egli s'impegnava di dare una nuova for. ma a questa Raccolta divisa in due Volumi, per egual prezzo, e con le descrizioni, che mancavano. Mr. Ba

un dei più bei ritratti di Raffaello nel Gabinetto del Du ca Grafton. La stampa fu incisa da un disegno che avea Mr. de Crozat, e la prima prova di detta stampa fu ritoccata in Inghilterra da Dorigny.

XIII. Il Cardinal Polus con gran barba, seduto in una sedia a bracciuoli: Quadro attribuito da alcuni a Raffaello, da altri a F. Sebastiano del Piombo: dal Gabinetto di Crozat, gr. in fol.

XIV. S. Michele, che calca con i suoi piedi il Demonio: Quadro famoso di Raffaello nel Gabinetto del Re di Francia, gr. in fol.

Questo medesimo Quadro fu inciso egualmente da Rousselet.

Il Vasari (Vita di Raffaello Tom. 7. fol. 299.) racconta, che Raffael d'Urbino fece per Francia e particolarmente per il Re S. Michele, che combatte col Diavolo, tenuto cosa maravigliosa. Ma prestandosi fede al P. Dan, che pubblicò la descrizione di Fontenebleau nel 1642., il surriferito quadro fu fatto fare da Clemente VII. per donare a Francesco I. Monsignor Bottari (loco cit. nota (2)) che avea avvertito quanto qui sopra ho scritto soggiunge, che,, fu intagliato in rame da Claudio de Flos, artefice, che manca nell'Abecedario Pitto

san nel 1764. acquistò tutti questi rami, li fece ristampare insieme con le descrizioni, e ne fece un edizione eguale alla prima sotto la direzione del prelodato Mariette. In questa edizione vi è da considerare una variazione importantissima, che consiste in questo, cioè che le lastre, imitanti i disegni ad acquerello, nella prima sono di legno, e nella presente di rame, e son copie di quelle. I sarriferito editore Mr. Basan fece una scel ta delle stampe dei quadri più belli degl' Italiani, che erano nel Palazzo del Duca d'Orleans, e ne compose un volume di 45. stampe, con la spiegazione a ciaschedun soggetto, e l'intitolò: Recueil d'après la Gallerie du Palais Royal,

rico (ben conosciuto però dal nostro Gandellini): E' stato poi rintagliato da Larmessin. In questi ultimi anni, seguita il prelodato Annotatore, essendo malamente intarlata la tavola, su la quale era stata fatta questa stupenda pittura, il Sig. Loriot, che ha il segreto, e la pazienza di stancar le pitture, l'ha trasportata sopra una tela. Avea per altro patito fin dai tempi del Primaticcio, che si trova a uscita un pagamento fattogli per questa restaurazione Poi credè bene avvertire,, Per maggiore schiarimento di quello che qui sopra ho detto, stimo bene di soggiungere, che due sono i Quadri di S. Michele, che sono in Francia di mano di Raffaello posseduti dal Re. Uno in piccolo, opera di Raffaello assai giovane, e questo fu fatto intagliare a Claudio du Flos dal Sig. Crozat. Un'altro veramente magistrale, e della più gran perfezione, e fatto per Francesco I. nel 1517. è stato intagliato nel 1644. da Pombart, e poi da due eccellenti Professori, cioè da Egidio Rousselet per Luigi XIV., e da Niccolò Lormassin (L'Armassin) pe 'l suddetto Sig. Crozat. Un altro S. Michele, ma affatto diverso, fu intagliato da Marcantonio, che non credo, che Raffaello dipingesse, ma solamente lo disegnasse.

Dopo tutto ciò mi sembra, che Monsignor Bottari s'inganni, dicendo: che il S. Michele inciso da Duflos sia il medesimo, che quello intagliato da Larmessin, e che sia quello della tavola intarlata; poichè Duflos fu impiegato, come vedemmo, nell' intagliare la Galleria di Mr. Crozat, insieme con Niccolò Larmessin, onde converrebbe dire che due Incisori si occupassero nel

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