(132). 1028 settembre - Arezzo, Episcopio. Altra donazione del vescovo Teodaldo al predetto monastero di s. Fiora (133). 1028 Aquisgrana. Pag. 190 Lettera di Guido Aretino, scritta a Michele monaco in Pomposa nel dirigergli il suo trattato De ignoto cantu . Il vescovo Teodaldo permuta alcuni terreni con Rodolfo abbate di s. Fiora (137). 1029 maggio S. Marcellino in Chianti. Benedetto vescovo Portuense, Pietro vescovo di Città di Castello e Gonfredo vescovo di Volterra, delegati di papa Giovanni XX, definiscono la questione sopra le pievi del territorio senese, sentenziando in favore del vescovo Teodaldo. (138). 4029 novembre - Arezzo Carta di morginçap fatta da Algozzo di Bonizo (dei Longobardi di Casentino) a lulla sua futura sposa. (139). 4029 dicembre - Arezzo. Il vescovo Teodaldo fa donazione di alcune terre al monastero di s. Fiora e Lucilla . » (140). 1030 settembre 26 Contado d' Arezzo. 199 Il vescovo Teodaldo approva la permuta di alcune terre fatta tra l'abbate di s. Fiora e Gerardo di Cunizone. D 200 (141). 1030 settembre - Arezzo, Episcopio. Il vescovo Teodaldo cambia alcuni terreni con Rodolfo abbate di s. Fiora. (142). 1030 settembre - Arezzo. 202 L'abbazia di s. Maria di Prataglia riceve in dono dal vescovo Teodaldo alcune terre poste nel piviere di s. Ippolito in Bibbiena. Teodaldo vescovo concede al monastero di s. Maria in Prataglia l'intero reddito della decima che questo doveva prestare alla Chiesa Aretina (144). 1030 cir. Il vescovo Teodaldo fa donazione all' abbazia di s. Fiora dei tre poderi posti in Catiliano nel piviere di s. Maria "in Suara,, (Sovara), i quali avevano donato alla Chiesa di s. Donate i Longobardi di Caprese 206 (145). 1030 cir. Teodaldo vescovo riceve in commutazione da Rodolfo abbate di s. Fiora alcuni terreni posti nella Terra Barbaritana. Breve memoratorio del placito fatto dai messi del vescovo Teodaldo per far giudizio all' abbate di s. Fiora, che reclamava di nuovo la "terra Martinense,, invasa da Everardo e Walcherio ivi L'abbate di s. Fiora permuta alcune terre con Azzo figlio di Azzo, approvando l'atto il vescovo Teodaldo . 208 (148). 4034 aprile - Contado aretino. Il vescovo Teodaldo concede all' abbadia di Prataglia la chiesa di s. Clemente, posta presso la città di Arezzo, affinchè la riedifichi dalle fondamenta e vi istituisca il monastero (149). 1034 maggio - Arezzo, Chiesa di s. Maria e s. Stefano. Il monastero di s. Fiora riceve dal vescovo Teodaldo donazione di corti e di poderi . (150). 4034 ottobre Arezzo, Episcopio. Permuta di terre fatta tra il vescovo Teodaldo e Rodolfo abbate di s. Fiora e Lucilla. (151). 1031 dicembre 18 - Contado aretino. Il vescovo Teodaldo approva l'istrumento di permuta stipulato tra Rodolfo abbate di s. Fiora e Bezzone figlio di Bonanno. Donazione del vescovo Teodaldo al monastero di s. Fiora e Lucilla . (453). 4033 maggio 20 - Arezzo, Canonica. Il vescovo Teodaldo, a petizione di Guido vicario dell'abbate Pietro Dagnino e de suoi Canonici, concede all' eremo di Camaldoli tutte quante le decime pagate dai cittadini e dai mercanti di Arezzo. (154). 1033 dicembre - Contado aretino. Commutazione fatta da Teodaldo vescovo e Pietro proposto della Chiesa Aretina (155). 1036 settembre - Arezzo. . Donazione del conte Rainerio e della contessa Ermingarda sua moglie alla chiesa di s. Martino in Rigomagno. 223 (156). 4037 - (Arezzo). Il vescovo Immone conferma all' Eremo di Camaldoli le concessioni di Teodaldo, donando altri terreni . . (157). 1037 dicembre - Castello di Serralta 225 Il conte Alberico e sua moglie Mainelda fanno donazione all'abbazia di s. Fiora e Lucilla (158). 4038 marzo 45 Arezzo. Corrado il Salico esime dalle esazioni del fisco i Canonici di s. Donato e i loro coloni (159). 1040 giugno - Arezzo. Donazione di varie terre fatta da Rainerio conte alla chiesa di s. Martino in Rigomagno (160). 1040 novembre Contado Aretino. Carta di morgincap che fa Pietro di Eriberto degli Azzi a Gualdrada sua futura sposa (161). 4041 marzo 5- Arezzo. Il vescovo Immone concede al Proposto gl'introiti dell'altare e della chiesa di s. Donato, affidando pure ai Canonici la custodia del tesoro e degli ornamenti di essa chiesa (162). 1042 ottobre - Chiassa (presso Arezzo). Il fanciullo Agifredo, figlio di Guinizone, viene offerto dalla madre e dai tutori ai Canonici della Cattedrale, affinchè egli conviva con essi e consegua il canonicato. . (163). 4043 gennaio - Episcopio aretino. D 229 D 232 ivi D 234 Immone vescovo dona all' abbazia di s. Fiora parte della chiesa di s. Pietro maggiore e di quella di s. Gregorio D ivi (164). 1043 settembre - Episcopio aretino. Donazione della metà del castello di Piano, fatta dal vescovo Immone all'abbazia di s. Fiora e Lucilla. D 236 (165). 1043 settembre - Arezzo. Il vescovo Immone assegna al monastero di s. Fiora due parti della chiesa di s. Maria in Gradi, e una terza parte di essa al monastero di s. Martino al Pino. D ivi (166). 1044 aprile 3 - Arezzo. Il vescovo Immone, non potendo sostenere le gravi cure del suo ministero, per malattia che lo affliggeva, divide l'amministrazione del vescovado in quattro parti tra Gerardo primicero e arciprete, Lodovico cherico, Mammenrico prete e Pietro proposto (167). 4044 agosto. Determinazione di confini tra la terra del marchese Uguccione I e la terra della Canonica Aretina "inter duas Clanes,, Il vescovo Immone confermando ai monasteri di s. Fiora e di s. Martino al Pino la concessione delle parti della Pieve di s. Maria, dona ai medesimi alcune terre 240 (169). 1046 dicembre - Arezzo (presso il Duomo). Giudicato del conte Erimanno messo d' Arrigo III, nel quale s' impone ad Agifredo figlio di Ugo di restituire alla Canonica le terre da lui invase, donate alla Chiesa Aretina da (170). 4047 gennaio 7 Colonna. Arrigo III conferma i possedimenti e le immunità alla Chiesa Aretina. (174). 1047 cir. Privilegio di Arrigo III all' abbazia di s. Fiora e Lucilla, in conferma di quello di Ugo Giudicato del vescovo Immone, in cui questi, ascoltate le querele di Enrico abbate di s. Fiora, dà sentenza contro un tale Alberto di Rainerio che aveva usurpata al monastero la metà di un podere . . (173). 1050 gennaio 29 Benevento (?). ivi Leone X, a richiesta di Albizone, prende sotto la tutela della s. Sede la Chiesa e il monastero di s. Maria in Gradi. 246 (174). 1050 giugno - Arezzo. . Gli Azzi offrono alla Canonica Aretina metà del castello di Policiano e delle sue appartenenze (175). 4050 cir. 247 • Donazione della terra e selva di Pulignano fatta alla Canonica di s. Donato dai conti Ranieri e Gualfredo figli del conte Gualfredo . (176). 1054 aprile 25 - Roma. Stefano dativo della città di Roma offre alla Canonica di s. Donato la chiesa di s. Niccolò e alcune case distrutte, poste nelle vicinanze di s. Maria Maggiore (177). 4052 giugno 47 - Zurigo. La Chiesa Aretina riceve da Arrigo I la conferma dei privilegi imperiali e delle possessioni . (178). 1053 aprile- Episcopio aretino. Il vescovo Arnaldo cede al monastero di s. Maria di Prataglia la intera decima proveniente al suo Episcopio dalla corte di Bibbiena 253 (179). 1053 luglio- Arezzo. Ermingarda contessa, vedova del conte Rinieri, offre alla Chiesa di s. Donato la sua parte della canonica di s. Martino in Rigomagno 254 (180). 1056 febbraio - Arezzo. Alcuni degli Azzi fanno promessa di non alienare i castelli di Policiano e di Fontiano, e non venderli se non ad Arnaldo vescovo aretino o ai suoi successori (481). 4057 luglio 23 - Episcopio aretino. Giudicato di Vittore II, emesso in favore dei vescovo Arnaldo, sopra la rinnovata controversia pel possesso delle parrocchie del territorio senese. Il vescovo Arnaldo cede alla Chiesa di s. Donato la metà della corte e del castello di H vescovo Arnaldo concede all' abbate di s. Fiora l'altra metà della corte e castello di Stefano X conferma ogni donazione fatta ai Canonici della Chiesa Arctina . 262 (184). 4057 novembre 19 Roma. (185). 1058 giugno 9 - Firenze. Gottifredo marchese di Toscana prende sotto la sua tutela diversi possedimenti della П pontefice Niccolò If investe nel Concilio Romano il vescovo senese Giovanni delle parrocchie che il vescovo aretino riteneva nel territorio di Siena. 264 (187). 1059 giugno Piscinale (presso Arezzo). Placito tenuto da Gottifredo duca e marchese di Toscana in presenza di Arnaldo vescovo d' Arezzo, nel quale la Chiesa di s. Donato riceve protezione contro alcuni che avevano usurpati i beni di essa (188). 1059 settembre - Piscinale (presso Arezzo). Placito di Gottifredo duca e marchese di Toscana, nel quale l'abbate di s. Fiora riacquista la "terra Martinense,, e "Barbaritana,, ritenuta da Guglielmo figlio di Gualcherio (189). 1060 marzo Contado aretino. Il vescovo Arnaldo cede alla sua Canonica tre parti di tutte le decime dovute all' Episcopato, ritenendosi la quarta parte pei restauri della chiesa (190). 4060. I Canonici della Chiesa Aretina ricevono in dono da Arnaldo vescovo la terza parte della selva di Escleto (491). 1061 agosto 25. Berta moglie di Lamberto figlio di Guglielmo vescovo di Arezzo, nel partire per Terra Santa, fa donazione dei suoi beni al monastero di s. Fiora e Lucilla. (192). 4064 Episcopio aretino. Il vescovo Costantino concede ai Canonici di s. Donato la metà della pieve suburbana di s. Maria in Gradi, facendo anche donazione di alcuni terreni ivi Il vescovo Costantino conferma all' Eremo di Camaldoli le donazioni fatte dai vescovi D 274 Il pontefice Alessandro II conferma tutte le donazioni fatte alla Canonica Aretina. (195). 4065 agosto - Castello di s. Fiora. 276 I Longobardi di Dorna fanno promessa a Guido abbate di s. Fiora e di s. Martino al Pino di difenderlo e di non tôrre il castello di Mugliano, nè recar danno ai due monasteri (196). 1065 luglio Episcopio aretino. » 277 Costantino vescovo fa donazioni al monastero di s. Maria di Prataglia, confermando tutti i possedimenti a questo elargiti dai predecessori Elemperto e Teodaldo. 278 Griffo notaro offre alla Chiesa di s. Pietro Piccolo le terre vicine a questa, perchè vi si edifichi ed istituisca un monastero benedettino. (198). 4068 luglio - Arezzo. Costantino vescovo dona la metà di un podere al monastero di s. Maria di Prataglia . (199). 1068 agosto - Arezzo. Venerando e Guillia sua moglie lasciano in testamento alcune terre alla chiesa di s. Pietro Piccolo e alla chiesa di s. Clemente, elargendo alla Fraternita residente nella Pieve di s. Maria in Gradi, ai poveri, a ciascun monastero e a ciascuna pieve del contado aretino Guinigildo dei Longobardi di Dorna, vescovo di Sinigallia, vende all' abbate di s. Fiora porzione del castello e della corte di Montoto (201). 1070 cir. D 285 Nota memoratoria degl' invasori delle terre del monastero di s. Fiora e Lucilla . (202). 1070 giugno 8 - Episcopio aretino. » 287 Alessandro II conferma alla Chiesa Aretina il possesso delle parrocchie situate nel territorio senese . (203). 4070 novembre - Arezzo. I Longobardi di Dorna cedono varie terre al monastero di s. Fiora, perchè sì l'Abbate di esso come il Proposto della Canonica difendano "ad proprietatem s. Donati,, il castello e la corte di Cerretolo. . Ugo, Alberto e Rainerio, figli di Pietro, donano le docime delle loro terre alla chiesa di s. Pietro Piccolo nel giorno della consacrazione di essa, fatta dal vescovo Costantino. Pag. 292 (205). 1071 marzo - Campoleone (Capolona) I Longobardi di Carpineto renunziano diversi terreni all' abbate di s. Fiora (206). 1072 luglio I Longobardi della Chiassa fanno promessa al Proposto di difendere la Canonica Aretina da ogni persona eccettochè del marchese di Toscana e dai vescovi di Arezzo (207). 1072 novembre - S. Quirico in Osenna. I conti Bernardo e Gualfredo donano, per per l'anima di Rigone loro fratello, dei vasti tenimenti alla Canonica Aretina. 295 (208). 4073 aprile - Arezzo. I Longobardi di Poiano fanno cessione all' abbazia di s. Fiora di un ampio tenimento posto nella pievania di s. Giustino a Gabiano. (209). 1073 luglio - Bibbiena. Feralmo e Raginerio renunziano alla presenza e col consenso di Costantino vescovo la terra Barbaritana di Sesto (Castelnovo) a Guido abbate di s. Fiora (210). 1073 agosto - Presso l' Episcopio. Renunzia della terra Barbaritana e di Lena all'abbate di s. Fiora e Lucilla (214). 1073 ottobre - Vertighe (presso Monte s. Savino). 299 Pagano figlio di Rustico fa promessa di cedere all' abbate di s. Fiora parte della terra La contessa Ermingarda e Dana sua figlia offrono alla Canonica di s. Donato la chiesa di s. Martino in Rigomagno. Guido abbate di s. Fiora riacquista la terra Barbaritana, renunziata da Berardone Bezzo in presenza del vescovo Costantino Placito di Gottifredo II, marchese di Toscana e Beatrice sua suocera, in cui la Chiesa Aretina riacquista la selva di Castagnolo, invasa dai Longobardi di Dorna. (216). 1074 settembre - Presso Piscinale. Raginerio figlio di Fuscheri dei Longobardi di Caliano renunzia al preposto della Canonica di s. Donato quanto egli aveva nelle chiese di s. Tommaso e s. Apollinare di Sibiano e in vari terreni di Sibiano e di Sesto (Subiano e Castelnovo). Rainerio e Guido figli di Arizio e Teodaldo figlio di Gerardo cedono all'abbate di s. Fiora la quarta parte della pieve di s. Maria in Gradi, parte ch'essi avevano in livello dall'abbate Enrico L'abbate di s. Fiora dà a livello ad alcuni cittadini un pezzo di terra adiacente alla chiesa di s. Pietro Piccolo, perchè vi costituiscano un ospedale pei poveri e pei pellegrini (220). 1075 aprile 26 - Arezzo. Formola colla quale Farolfo prete offre sè e i suoi beni alla Canonica Aretina 309 Donazione di Costantino vescovo a Rodolfo priore di Camaldoli. D 310 il vescovo Costantino dona all' abbate di s. Fiora e Lucilla la ottava parte della pieve di s. Maria a Maiano e di s. Ippolito a Bibbiena e del castello di Falgnano . D ivi (222). 1076 luglio - Arezzo. |