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«Da detta Stà. a di detto duc. cientovinticinque auti dal detto per la terza parte de secretari pelomese daprile (a. R.: d. 125).

<<Da detta Stà. a di detto duc. trecientoquarantacinque e grossisette emezo auti da Mess. hermanno de registro delle bolle per lo mese daprile (a. R.: d. 345 gr. 7 bn. 31 (= 31⁄2)).

«Da detta Stà. a di detto duc. ciento auti da Mess. Tome nro. per uno prothenotario fatto per mani di Miss. ruberto clerico di camera (a. R.: d. 100).

«Da detta Stà. a di 5. duc. dugiento auti da zaco. da todi fatore della Mca. madonna caterina sorella di sua Stà. per uno ufitio a comprato per monte

«Da detta Stà. di 31. duc. ciento auti dal Rmo. cardinale di pavia per uno protonotario fatto per mani della sua Stà. (a. R.: d. 100).

<<Da detta Stà. a di detto duc. seciento movanta per la camera e duc. seciento novanta due per la cancielaria auti da frate liberato pionbatore per lo mese presente (a. R.: d. 1382). «Da detta Stà. a di detto duc. ciento sei auti dal detto per la terza parte de secretari di questo mese (a. R.: d. 106).

[fol. 4:]

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«Da detta Stà. a di primo digiugnio duc. treciento novanta quatro e grossi sei auti da Miss. hermanno de registro delle bolle per lo mese di maggio (a. R.: d. 394 gr. 6).

«Da detta Stà. a di 2. duc. ciento auti da Miss. girolamo de le grut clerico latislaviensis (sic) per 1°. notariato della rota cioe Miss. nicolo de tibaldis da perugia aulditore (a. R.: d. 100).

«Da detta Stà. a di 16. duc. quaranta auti da Miss. conte da Volterra per uno ufitio del notaro dello aulditore della camera compro (sic conprato?) per risegnatione (a. R.: d. 40).

«Da detta Stà. a di 30 duc. novecientoquaranta gr. 8 bn. 4 auti per la camera e duc. milledugientoquarantaquatro per cancielaria auti da frate Nicola pionbatore in due volte per lo mese presente a roma e spuleto (a. R.: d. 2184 gr. 8 bn. 4).

«Da detta Stà. e dal detto duc. cientoquaranta sei e gr. 1 per la terza parte de secretari per questo mese presente in due volte (a. R.: d. 146 gr. 1).

[fol. 5:]

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«Da detta Stà. adi 15. duc. sesanta sette dallacommunita di monte sto. li quali donaro a sua Stà. in carlini (a. R.: d. 67). «Da detta Stà. a di 23 duc. seciento ottanta quatro e grossi VI auti da Miss. pietro de varris Maestro de registro delle

bolle i quali sonno per lo mese digiugnio (a. R.: d. 684 gr. 6).

«Da detta Stà. a di 26 duc. ciento auti per uno protthonotario fatto sua Stà. per î+' (sic) erezione del Rmo. cardinale digo stanza (sic = di Costanza) (a. R.: d. 100).

«Da detta Stà. a di 31 duc. sesancta cinque egrossi quatro auti dalli giuderi (= giudei?) dancona liquali anno donato a sua Stà. in piu munete (a. R.: 65 gr. 4).

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«Da detta Stà. a di primo dagosto duc. dugientosesancta sette per camera educ. dugientotrentatre per cancielaria auti da frate Nicola pionbatore per lo mese di luglio (a. R.: d. 500).

«Da detta Stà. adi detto duc. trentaquatro e grossi tre auti dal detto per la terza parte di secretari per lo mese diluglio (a. R.: d. 34 gr. 3).

«Da detta Stà. adi 3 duc. ottanta auti danastasio de datii da terni per uno notariato delli aulditori della rota aconprato da sua Stà. (a. R.: d. 80).

«Da detta Stà. adi 4 duc. cinquanta auti da herigo della feraria per 1o. ufitio de corieri auto da N. S. (a. R.: d. 50).

«Da detta Stà. a di 7 duc. ciento trenta quatro e grossi otto auti da Miss. pietro de varris Maestro de registro delle bolle sonno per lo mese diluglio (a. R. d. 134 gr. 8).

«Da detta Stà. a di 10 duc. dugiento li quali o rieceuti da Miss. Tome nro li quali madati per parte di Miss. giovanni ferandi Mo. de registro delle suplicatio (sic) li quali sonno per 1. dispesatione fato li sua Sta. (a. R.: d. 200).

Da detta Stà. adi detto duc. cinquemiglia di camera li quali o auti da Miss. suero ispagniuolo procuratore de re dispagnia per la bolla del Maestro precieptorie di sto. Jac. dispada (d. 5000).

«Da detta Stà. a di 11 dagosto duc. seciento li quali o auti da Miss. girolamo da urbino sonno per 1a. scriptoria della penitentiaria a conprato da N. S., de quali ho auto duc. quatrociento cont[ato?] per mani dilionardo spinelli e conpagni dicorte e duc. 200 ho permessa di bancho per due mesi (a. R.: d. 600). Nach den sechs Blättern « Entrata» folgt ein leeres Blatt, welches die Foliirungszahl «49» trägt, so dass also 43 Blätter des ursprünglichen Bandes, die vorauf gingen, verloren sind. Auf fol. 50 bis fol. 68 stehen die « Uscita». Auf fol. 68 beginnen die «<Uscita» des Monats September 1464, jedoch ist

davon nur die eine Seite erhalten. 1) Wir teilen folgende Ausgabe-Posten mit:

[fol. 50:] «mCCCCLXIIII.» Uscita. aprile.

<< Alla Sta. di N. adi II. daprile duc. due e grossi sei dati di comandamento di sua Sta. ad anfonso scriptore di sua Sta. per cose scripte per sua Stà. (am Rande: d. 2 gr. 6).

(Derselbe bekommt im Mai ebenfalls 2 Duc.)

«A detta Stà. adi detto duc. due e grossi cinque dati di comandamento di sua Stà. a Zanes lines scriptore di sua Stà. (a. R.: d. 2 gr. 5).

(Derselbe kommt im Mai nicht vor; aber im Juni bekommt er 6 Duc. «per piu quinterni scripti per sua Stà. del mese passato.»)

«A detta Stà. adi detto duc. uno dati (sic) di comandamento di sua Stà. a ranieri scriptore di sua Stà. (a. R.: d. 1).

(Derselbe kommt in den folgenden Monaten nicht mehr vor. Im Juni bekommt noch «Salvato, scriptore di sua Stà.» Duc. Im Juli und August findet sich kein Posten für Schreiber.)

«A detta Stà. adi 4 duc. cinquecientosesanctacinque egrossi (sic) uno dati di comandamento di sua Stà. a petro tummini e fratelli, i quali sua Stà. li da sipaghono per lo palazo della Mca. madonna caterina sorella di sua Stà. a quelli che lavorano in detto palazo e cosi a comandato a detto petro tummini e suoi fratelli (a. R.: d. 505 gr. 1).

coman

« A detta Stà. a di 3 daprile duc. quatro dati di damento di sua Stà. a Sr. Nicolo di giovanni prete capelano in duomo li quali desse a Mca. vangiolista sua parente, li quali N. S. leda per limosina (a. R.: d. 4).

«A detta Stà. a di detto duc. sei dati di comandamento di sua Stà. a giovachino di giovanni miniatore per miniatura duno strabone per N. S. (a. R.: d. 6).

«A detta Stà. a di 4 duc. dieci dati di comandamento di sua Stà a Ma. caterina di Sr. cristofano (sic) dalabadia liquali sua Stà. le da per limosina.

«A detta Stà. a di 6 duc. quindici dati di comandamento di sua Stà. Miss. giovanni saracini li quali desse a Ma. deia donna dirufaldo rufaldi la quale sua Stà. le da per che lei faccia una vesta (a. R.: d. 15).

1) So muss es oben in dem Bericht über die Rechnungsbücher Pius II. S. 50 heissen. Es ist dort durch Versehen des Setzers eine Zeile weggefallen.

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<< A detta Stà. adi 6 daprile duc. quatro e bn. dieci dati di comandamento di sua Sta. a Miss. giovanni saracini li quali sonno per quatro pirette per sua Stà. da tenere dinotte conprate da bart. dilanduccio (a. R.: d. 4 gr. 1 b. 3 (sic)).

per conprare uno paco di calze e scharpe: d. 2.

per butighe conpro per lo capitolo di pientia . . . d. 585. per la sipoltura di Mess. pierozo piccogliuomini cont[ato] a conto detto (scil. del papa): d. 25.

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per quinterni elegatura duno libro euno libro di papiro conprato da lui (scil. da giuglielmo cartularo di s. Stà.): d. 4 gr. 4.

per una casetta con serature fatta per sua Stà. per portare in viaggio: d. 1 gr. 5.

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per la chiesa di pientia
per lo capitolo di pientia

adi 6. Maggio

partita di siena

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.

.

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d. 70.

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a sette palafrenieri di sua Stà. nella

al Mco. Miss. Zacomo piccogliuomini nipote di sua Stà. li quali denari sua Stà. da alla Mca. madonna laudonia sorella di sua Sta. d. 1000.

al bancho di petro tummini e fratelli per la dota di petra figliuola fù di miss. Zacomo tholomei li quali paghino quando lei sara maritata : d. 1027 gr. 8.

a frate giovanni confessore di sua Sta. li quali essa da per limosina auna donna dibasilea venutaqua: d. 10.

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a frate giovanni da modana delordine de servi li quali sua Sta. li da per limosina duna sua sorella da maritare: d. 10.

IV.

Die letzte Romfahrt des deutschen Königs, römischen Kaisers, Friedrichs III. (1468), in den päpstlichen Kammerrechnungen.')

(Der Kaiser weilte in Rom vom 24. December 1468 bis zum folgenden 9. Januar.)

1. Einnahmen des Generalthesaurars aus der Privatkasse des Papstes: «Die XXIII. ejusdem (scil. Januarii 1469) habuit prefatus dominus Thesaurarius domino Bartholomeo recipiente a S. D. N. papa florenos similes quadringentosvigintiseptem, bon. LVI. in floren. CCCC papalibus pro expensis faciendis in adventu Sermi. Imperatoris.

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Die

1) Auch König_Sigismund liess sich seine Romreise 1433 vom Papste bezahlen. Er kündigt dieselbe an 1432 durch Caspar Schlick. Die päpstliche «Littera passus» für diesen datiert vom 7. Kal. Aug. 1432, a. II. (De curia cod. 372, fol. 35). Es folgt die Legation des «Guillermus tit. s. Anastasii presb. Card. et Lucidus s. Marie in Cosmedin diacon. Card., s. Sedis apostolice Legati ad Sigismundum Imperatorem» (sic) d. d. 3o. Id. Sept. 1432, (ebenda fol. 49b), dann die Legation des «Jordanus Ep. Sabinen. et dil. fil. Lucid. s. Marie in Cosmedin diac., S. R. E. Cardinales, ut Serenitatem ipsius Regis (Sigismundi) visitare et per terras nostras et Rom. Ecclesie associare debeant, cum ea exaltatione et honore, que debentur christianissimo principi et consecrando pugili S. ejusdem Ecclesie.» <«<Littera passus» für diese datiert vom 5. Kal. Maii 1433, ao. 3o. (ebenda, fol. 167b.) Wir fügen dem noch den 6. Id. Junii 1433, a. 3o, als Datum der «Litera passus» hinzu «pro nobilibus viris Hartungus Klux miles et Nicolaus Stock decretor. doctor, oratores Sigismundi Imperatoris versus partes Basilee.» (ebenda fol. 191b.) Der päpstliche Schatzmeister bezahlte am 22. April 1433 an Jacob Cirk alias de Sirck «pro parte sex milium florenor. in deductionem provisionis (!) Sermi. principis et domini do. Roman. Regis, floren. auri de cam. 4000», am 12. Mai demselben «nomine Imperatoris recipienti in deductionem sue provisionis» 2000 Goldfloren, ferner dem Nicolaus de Senis am 20. Mai 30 Flor. «pro lectis mutuatis Imperatori», ferner dem genannten Jacob Sirk an demselben Tage 200 Flor. «pro certis negotiis D. N. pape», auch 2000 Flor. «in deduct. provisionis Imperatoris », auch 500 Flor. «in deduct. provisionis sue.» Die Ausgaben des Monats Juni fehlen. Die des Juli sind folgende: Am 1. dem Kaiser Sigismund «<in deductionem provisionis sue» 500 Flor. auri, ferner am 18. demselben «et pro eo Tome Mediolanensi «in deduct. sue provisionis»> 1000 Floren, am 23. demselben «et pro eo comiti Matichom in deduct. sue provisionis» 1212 Floren, und 1500 Floren. Am 4. August dem Kaiser «et pro eo Tome Mediolanen.» 230 Flor., am 7. demselben, «et

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