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Don

X.

Perchè le cose che

l'Ammiraglio por

terà alle Indie, e

quelle, che da esse trarrà, non paghino dritto, nè dazio veruno, così nel

lo scaricare.

on Ferdinando e Donna Isabella per grazia di Dio Re e Regina DOCUMENTO di Castiglia, ec. . . . . A voi nostri Doganieri, e Ricevitori, e Appaltatori, e Grascini, e Collettori, ed altre persone che avete, o avrete carico di raccogliere e ricapitare in entrate, o in grasce, o in altra qualunque maniera le rendite, le dogane, e le gabelle delle città di Siviglia e Cadice in quest'anno presente della data di questa lettera nostra, e gli anni venturi, per quanto ne piacerà; ed a ciascuno, e a qualunque di Voi salute e grazia: Sappiate, che caricare come nelè nostro piacere e volontà, che di tutte le vettovaglie ed altre cose, che per ordine nostro e di Don Cristoforo Colon nostro Ammiraglio del mare oceano nella parte delle Indie si caricheranno per trasportarle alle Indie stesse; e similmente di tutto ciò che si portasse dalle Indie alle sopraddette città, e a' porti loro, non si debbano pagare, nè paghino, per la prima vendita, nè dogana, nè dazj, nè altro diritto veruno, nell'anno presente; nè in appresso, quanto sarà il nostro piacere, e la nostra volontà. Pertanto ordiniamo a tutti, e ad ognuno di voi, che così l'osserviate, e osservandola, ed eseguendola, non chiediate, nè domandiate, nè prendiate dogana, nè gabella, nè altro dritto veruno per la prima vendita, nel caricare, e scaricare di quai si vogliano merci e vettovaglie ed altre cose, che riconoscerete dall' attestato de' nostri uffiziali e del detto Ammiraglio, e persone che hanno, o avranno incombenza del suddetto caricamento, e scaricamento, essere caricate per le Indie suddette, e scaricate al ritorno da queste, nelle dette città e porti, e in ognuno di essi, nell'anno stante, e da ora in poi, per quanto durerà il nostro piacere, e la nostra volontà: e se così non farete ed eseguirete, in vigore di questa nostra lettera, comandiamo a

Cod. Dip.

F. 17.

quier nuestras justicias que vos costringan e apremien a lo asy ha ser e cumplir: e los unos ni los otros non fagades nin fagan ende al por alguna manera so pena...... (come ne' Docum. preced.) Dada en la muy noble cibdad de Burgos a veynte e tres dias del mes de Abril, año del nascimiento de nuestro Señor Jhu Xio de mill e quatrocientos e noventa e siete años.

To el Rey,

To la Reyna.

Yo Fernand Alvares de Toledo Secretario del Rey e de la Reyna nuestros Señores la fis escrivir por su mandado. Acordada. Rodericus Doctor. Registrada. A. Peres. Frr. Dias Chanciller.

qualunque nostro tribunale, che vi costringa e vi sforzi a così fare ed eseguire e gli uni e gli altri non fate e non facciano altrimenti per alcuna maniera, sotto pena, ec... . Data nella nobilissima città di Burgos a dì 23 del mese di aprile, l'anno dalla natività di nostro Signore Gesù Cristo 1497.

To il Poe.

To la Regina.

Io Fernando Alvares di Toledo Secretario del Re e della Regina nostri Signori l'ho fatta scrivere. Accordata. Rodericus Doctor. Registrata. Alonso Peres. Frr. Dias Cancelliere.

DOCUM

XI.

Para que las mer

cadurias y cosas

que de las Indias

se traxieren a los

Reynos no paguen

derecho

alguno,

mas se carguen libremente: y que del descargo dellas no se pague derecho alguno de

ni almirantadgo,

alguno, ni alcabala.

Don Fernando e Doña Ysabel por la gracia de Dios Rey e Reyna de Castilla ec..... A los corregidores, alcaldes, alguaziles, regidores, cavalleros, escuderos, oficiales, omes buenos de las çibdades de Sevilla e Calis; e de las villas e logares e puertos de su arcobispado e obispado; e a vos los arendadores e fieles, almox. de portadgos e aduanos e dezmos, e a otras personas que teneys e tovierdes cargo de coger e recebdar en renta o en fieldas, o en otra qualquier manera las rentas de las alcavalas e almoxos e portadgos, e almirantadgo de las dichas çibdades e villas; e a cada uno de vos, salud e gracia: Sepades que para la poblacion de las yslas e na, ni portadgo, tierra firme descubiertas e puestas su nuestro señorio, e por desconi otro derecho brir en el mar oceano en las partes de las Yndias, sera menester traer a vender dellas a estos nuestros Reynos algunas mercadurias y otras cosas, y llevar a ellas de aca mantenimientos y otras provisiones e cosas, e para el resgate de las dichas Yndias e para otras cosas que alla son e seran menester para sustentacion e mantenimiento de las personas que alla estan, y avran de estar, y para sus biviendas y labranças. E porque nuestra merced e voluntad es que de las cosas que asy se traxieren a estos nuestros Reynos de las dichas Yndias non se pague derecho alguno, ante se descarguen libremente; e que del descargo dellas non se pague derecho alguno de almox. ni aduana, ni portadgo, ni almirantadgo, ni otro derecho alguno, ni alcavala de la primera venta que dellas se fisiere: e asi mismo que los que compraren quales quier cosas para enbiar e llevar a las dichas Yndias para proveymiento e sostenimiento dellas, e de las gentes que en ellas estovieren, no paguen derecho de almoxo, nin aduana, ni portadgo, ni almirantadgo, ni otro dere

XI.

Perchè le merci e cose tratte dalle

non paghino dritto alcuno, ma si carichino libera

mente, e che sca

ricandole non si paghi diritto ve

runo di almoxio,

nè dogana, nè dazio, nè ammiragliato, nè altro

gabella.

Don Ferdinando e Donna Isabella, per grazia di Dio Re e Regina di DOCUMENTO Castiglia, ec. . . . Ai Podestà, Alcaldi, Birri, Reggenti, Cavalieri, Scudieri, Uffiziali, e buoni uomini delle Città di Siviglia e di Cadice, e delle ville, e luoghi, e porti del suo Arcivescovato e Vescovato, e a voi appaltatori, grascini, doganieri delle gabelle, dogane, e decime, e alle altre persone, che avete, o avrete incombenza di raccogliere, e recapitare in entrate, o in grasce, o in altra Indie ai Regni, qualunque maniera le rendite delle gabelle, dogane, dazii, e ammiragliato delle dette città e ville, ed a ciascuno di voi, salute e grazia: sappiate che per la popolazione delle isole e terra ferma scoperte e poste sotto il nostro dominio, e da scoprire nel mare oceano nelle parti delle Indie, sarà mestieri condurre a vender di dritto niuno, ne colà a questi nostri Regni alcune merci ed altre cose; e di quà trasportare nelle Indie vettovaglie, ed altre provvisioni, e cose, e per il riscatto delle Indie stesse, e per altre cose, che colà sono o saranno necessarie per sostentare e vettovagliare le persone che stanno colà, o vi dovranno stare; e per le abitazioni e i campi loro. E perchè nostro piacere e volontà si è che delle cose che così si trasportassero dalle Indie suddette a questi nostri Regni, non si paghi dritto veruno; anzi vengano scaricate liberamente, e di tale scaricamento non si paghi niun dritto di doganieri, nè di dogana, nè dazio, nè ammiragliato, nè altro dritto nessuno, nè gabella della prima vendita, che se ne facesse; e similmente che coloro i quali compreranno qualunque cosa per inviare e condurre alle Indie suddette, onde provvedere e sostentare sì esse come le genti che vi sono stabilite, non paghino dritto di almoxo, nè dogana, nè dazio, nè ammiragliato, nè altro dritto per caricarle : per que

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