ranno stabilmente, o in altra maniera qualunque, che da ora in poi vi intitolino, e chiamino, ed abbianvi e tengan per Prefetto delle dette isole e terra ferma, e vi conservino e vi facciano conservare tutti li detti onori e preminenze, prerogative e immunità, che a norma delle citate leggi vi deggiono esser conservate ; e vi facciano riscuotere e riscuotano i dritti e salarj al detto uffizio di nostro Prefetto annessi e spettanti, così bene, e compiutamente, che non iscemino in parte veruna. Perciocchè Noi per questa nostra lettera vi creiamo e facciamo Prefetto delle dette isole, e terra ferma, che di recente si sono trovate e scoperte nelle Indie, e vi riceviamo ed abbiamo per ricevuto al detto uffizio, e all'uso ed esercizio di quello. E comandiamo che nè in esso, nè in parte di esso non mettano, nè lascin mettere sequestro, nè impedimento veruno. E se di questo che si è detto, chiederete nostra lettera di privilegio, comandiamo al nostro Cancelliere, a' Notaj, e agli altri uffiziali che stanno al banco de' nostri sigilli, che ve la dieno, rilascino e sigillino. E non facciano altrimenti nè gli uni, nè gli altri, sotto pena della nostra grazia e di dieci mila maravedis per la nostra Camera a qualunque facesse in contrario. E di più comandiamo all'uomo che mostrerà loro questa lettera, che gl'intimi di comparire davanti a Noi nella nostra Corte, ovunque Noi siamo, dal giorno della intimazione fino a 15 giorni prossimi seguenti, sotto la pena predetta. Sotto la quale comandiamo a qualsivoglia pubblico scrivano, che fosse chiamato a questo oggetto, che dopo aver ad essi mostrata la intimazione, ci mandi uno scritto segnato col suo segno, perchè Noi sappiamo come si adempiano i nostri comandi. Data nella villa di Medina del Campo il giorno 22 di luglio, l'anno della natività di N. S. Gesù Cristo 1497. To il Poe. To la Regina. Io Giovanni della Parra, Segretario del Re e della Regina nostri Signori, l'ho fatta scrivere per ordine loro. E nel tergo della detta lettera si leggeva: Accordata. Rodericus Doctor. Ferdinando Ortix. Pro-Cancelliere. Registrata, Doctor. DOCUM XXIV. Carta para que el Almirante pueda pagar la gente que ha estado y esta en las Yndias a sueldo. El Rey e la Reyna. Por la presente damos licencia e facultad a vos Don Christoval Colon nuestro Almirante del mar oceano e del nuestro consejo, pa- To el Rey, Por mandado del Rey e de la Reyna, To la Reyna, FERNAND ALVARES. Acordada. Il Poe e la Poegina. Per la presente diamo licenza a voi Don Cristoforo Colon no DOCUMENTO XXIV. sa pagare la gente, che fu ed è nelle Indie, a soldo. stro Ammiraglio del mare Oceano, e del nostro Consiglio, perchè Ammiraglio pospossiate pagare e paghiate alle persone che sono state e sono e stessero da ora in poi (conforme alla istruzione, che da Noi aveste intorno al numero della gente che ha da stare nelle dette Indie), e alle persone e a' padroni de' navigli, che hanno portato e porteranno vettovaglie e altre cose alle dette Indie, tutti li danari che lor si debbono, e si dovranno da ora in appresso di qualsivoglia soldo, e vettovaglia e nolo di naviglj; verificandosi in prima dal Vescovo di Badajoz, e da voi quello, che si avrebbe da pagare quà; e quello che si avrebbe da pagare nelle Indie, da voi e dal Luogotenente de' nostri Ragionieri maggiori, che colà risiedono; dando a ciascuno ciò che giustamente gli si dee, e dovrebbe: e tutto ciò dobbiate pagare e paghiate con qualunque mercanzia, e con le altre cose, che si trovassero nelle Indie sopraddette, a condizione che il pagamento o il mandato che lor farete, sia firmato dal detto Luogotenente de' nostri Ragionieri maggiori, e portato su i nostri libri: di che vi diamo pieno potere. Fatta nella villa di Alcalà de Henares a di ventitre del mese di decembre, l'anno del novantasette. To il Poe. Per comando del Re e della Regina, To la Regina. FERNANDO ALVARES. Accordata. DOCUM. XXV. El Rey e la Reynx. Reverendo yn Christo Padre Obispo de Badajos, e Don Christo val Colon Almirante del mar oceano ambos del nuestro consejo: Vimos una vuestra letra, y cerca de lo que desys que non se ha pro que veydo cosa alguna fasta agora en lo de los mantenimientos han de yr a las Yndias, a cabsa que non hallays persona que los tome a cargo per los precios que de aca fueron tasados en las ynstruçiones que vos el dicho Almirante levastes, porque dis que valen los dichos mantenimientos a mayores precios que aca se tasaron, y pues asy es; Nos vos mandamos y encargamos que amos a dos junta mente lo veays, e busqueys personas fiables que lo tomen, y taseys el precio que justo fuere, e vos paresçiere que se les deve dar, aviendo respetto al valor de los dichos mantenimientos: e sy no fallardes tales personas, lo proveays como a vos otros mejor paresçiere por manera que no se detenga la partida de vos el dicho Almirante; cara para ello vos damos poder complido. Fecho en la villa de Alcala de Henares a veynte e tres dias del mes de disiembre de noventa e syete años. To el Rey. Por mandado del Rey e de la Reyna, To la Reyna. FERNAND ALVARES. E en las espaldas desya: Acordada. Il Poe e la Regina. DOCUMENTO XXV. Reverendo Leverendo in Cristo Padre Vescovo di Badajoz, e Don Cristoforo Colon Ammiraglio del mare Oceano, ambidue del nostro Consiglio Abbiamo veduta una vostra lettera; e intorno a ciò che dite non essersi dato fino ad ora provvedimento alcuno riguardo alle vettovaglie, che debbono andare alle Indie, a motivo che non trovate persona che le voglia caricare per quel prezzo, che furono qui tassate nelle istruzioni che voi e il detto Ammiraglio portate avete; perchè si dice che le dette vettovaglie abbiano un prezzo maggiore di quello, che fu quà stabilito; e così essendo, Noi vi comandiamo e incarichiamo che ambidue insieme ne prendiate cognizione, e cerchiate persone fidate, che le prendano; e fissiate il prezzo che sarà giusto, e che parravvi doversi lor dare, avendo rispetto al valore delle dette vettovaglie e non trovando tali persone, date que' provvedimenti che vi sembreranno i migliori; per tal maniera che non si ritardi la partenza di voi sopraddetto Ammiraglio; essendochè a tal oggetto vi concediamo pieno potere. Fatta nella villa di Alcalà de Henares a di ventitrè del mese di decembre, l'anno del novantasette. To il Pe. Per comando del Re e della Regina, Jo la Regina. FERNANDO ALVARES. E nel tergo diceva: Accordata. |