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gliato appartengono, e che vi paghino e faccian pagare tutte le rendite, e dritti, che per ragione del detto ufficio appartengonvi, o appartener vi debbono, bene e compiutamente, in guisa che di cosa niuna venganvi scemate, in quella migliore e più compiuta maniera, con la quale riceveano, ubbidivano e pagavano il detto Almirante Don Diego Hurtado, e gli altri almiranti, che furono insino ad ora. E per questa mia carta vi dò tutto il mio potere compiutamente, acciocchè possiate usare ed usiate della giurisdizione civile, e criminale, che al detto ufficio dell' Ammiragliato appartengono, e debbono appartenere in qualsivoglia modo in tutti li dritti del mare, così per concedere earte di rappresaglie, e giudicare tutti i piati che in mare accadessero, come anche ne' porti e ne' luoghi tutti, dov' entra l'acqua salsa e navigan bastimenti; e che Voi sopraddetto Almirante abbiate l'autorità di porre e ponghiate i vostri giudici, e birri, e scrivani, e ufficiali in tutte le città e luoghi de' miei regni, che sono porti di mare, perchè conoscano e decidano tutte le liti criminali, e civili, che accadessero in mare o ne' fiumi, entro i quali giugne il flusso e riflusso del mare; secondo, e nella migliore e più compiuta guisa che gli altri miei Almiranti passati li posero, e voi li porrete nella detta Città di Siviglia. E per questa mia carta ordino a quelli del mio consiglio e agli uditori della mia udienza e alcaldi della mia corte, e a tutti gli altri tribunali delle dette Città, e luoghi de' porti di mare, e de' miei regni, che non s'intromettano di conoscere nè di decidere le cause sopraddette, e non turbino la vostra giurisdizione nè a voi, nè a'detti vostri ufficiali, che porrete in luogo vostro a conoscer le dette cause nella maniera di sopra espressa. E sopra questo, ordino al mio Cancellier maggiore, e a' notaj, scrivani, e altri uffiziali qualunque sieno, che stanno al banco de' miei sigilli, che vi dieno e spediscano e sigillino le mie carte di privilegio le più forti, e ferme, e sufficienti e con le maggiori validità, che saran necessarie, secondo che furon date agli altri almiranti vostri antecessori, o a qual si voglia di essi, che più compitamente le ottennero. E gli uni e gli altri non fate cosa contro a ciò per veruna maniera, sotto pena della mia

L

nera, sopend de la mi mercede d'esto mando dar esta mi carta firmada de mi nombre, e sellada con mi sello de la poridad. Dada en la çibdad de Toro a quatro dias de mes de abril, año del nascimiento de nuestro Señor Jesu Xristo de mille e quatrocientos e cinco años. Yo Johan Nuñes Chanciller del Rey la fis escrivir por su mandado.

E

To el Rey.

Registrada.

agora el dicho don Alfon Enrriques mi tio, e mi Almirante mayor de la mar, pidiome por merced que le confirmase la dicha carta del dicho Rey mi padre, e mi Señor, que Dios perdone, e las mercedes en ella contenidas; e gelas mandase guardar e complir en todo e por todo, segundo que en la dicha carta se contiene, mandandole dar mi carta de previlegio escripta en pergamino de cuero e sellada con mi sello de plomo pendiente, para que mejor e mas complida mente el pudiese gozar e gozase del dicho oficio de Almirantadgo, e de las dichas mercedes en la dicha carta del dicho Señor Rey mi padre contenidas; e otrosy para que le recudites con todas las rentas e derechos, e le fuesen guardadas, e oviese todas las juridiciones e franquezas e previlegios e libertades que le pertenesçen e pertenecer deven en qualquier manera por rason del dicho Almirantadgo, segundo que mejor e mas complida mente lo ovieron los otros mis Almirantes sus antecesores, o qualquier dellos en la dicha carta del dicho Señor Rey mi padre e mi Señor, que Dios perdone, se contienen. E yo el sobre dicho Rey don Juan por faser bien e merced al dicho don Alfon Enrriques mi tio e mi Almirante mayor de la mar, tovelo por bien, e confirmole la dicha carta del dicho Rey mi padre, e las mercedes en ella contenidas; e mando que valan e que sean guardadas en todo e por todo bien e complida mente segundo que en la dicha carta se contien. E por esto mi previlegio e por el traslado del, sygnado de escrivano publico, sacado con abtoridad de jues o de alcalde, mando a todos los perlados, maestres, priores de las ordenes, e condes, e ricos omes, e comites e subcomites, chancelleros, escuderos, e a los de mi consejo, e

grazia. Intorno a che, ordino che si dia questa mia carta, firmata del mio nome, e suggellata col mio sigillo secreto. Data nella Città di Toro a dì quattro del mese di Aprile, l'anno della natività di N. S. Gesù Cristo mille quattrocento cinque.

Io Giovanni Nugnes Cancelliere del Re, l'ho fatta scrivere per suo comando.

To il Poe.

Registrata.

E ora il sopraddetto Don Alfonso Enriques mio Zio, e mio Almirante maggiore del mare, supplicommi per grazia che gli confermassi la detta carta del detto Re mio Padre e mio Signore, cui Dio perdoni, e le grazie in essa contenute; e comandassi che fossergli mantenute, e poste ad effetto in tutto, e per tutto, secondo che si contiene nella carta predetta, comandando che gli sia data la mia carta di privilegio scritta in pergamena di cuojo, e sigillata col mio sigillo di piombo pendente, affinchè meglio e più compiutamente egli possa godere e goda il detto uffizio dell' Ammiragliato, e le dette grazie nella detta carta del detto Signor Re mio Padre contenute; e altresì acciocchè gli facciate corrispondere tutte le rendite e i dritti; e gli sien mantenute ed abbia tutte le giurisdizioni, franchigie, privilegj e libertà che gli appartengono e debbono appartenere in qualunque maniera per ragione del detto Ammiragliato, secondo che meglio e più compiutamemente l' ebbero gli altri miei Almiranti suoi antecessori, o qualunque di loro; le quali nella detta carta del vuole un que, mandetto Signor Re mio Padre e mio Signore si contengono. E io il sopraddetto Re Don Giovanni per far bene e grazia al sopraddetto Don Alfonso Enriques mio Zio e mio Ammiraglio maggiore del mare, l'ebbi per bene, e gli confermo la detta carta del detto Re mio Padre, e le grazie in quella contenute; e comando che abbian vigore e sien conservate in tutto, e per tutto bene e compiutamente, secondo che nella detta carta si contiene. E per questo mio privilegio, e per la copia di esso segnata da pubblico scrivano, rieavata con autorità di un giudice o di un alcalde, comando a tutti i

I

Il sentimento cante nel testo.

a los oydores de la mi abdiencia, alcaldes e alguasyles de la mi corte, e a todos los concejos e alcaldes e alguasyles e merinos e prestamos e prebostes, alcaydes de los castillos e casas fuertes e llanas, e otras justicias e oficiales e aportellados quales quier de la muy noble cibdat de Sevilla e de todas las otras çibdades e villas e logares de los nuestros reynos e señorios, e a los capitanos de la mar e patrones e comitres e navicheles e maestres de las naos e galeas, e al mi armador de la flota, e a los marineros e mercantes, e a todos los ombres de la mar e rio, e a los pescadores e barqueros que navegaren por la mar e rio, e a todos los otros que andan sula mi flota e fuera della en qualquier manera, o en quales quier navjos que andovieren de aquì adelante de qualquier estado e condicion que sean, que ayades e ayan e reçibades e reçiban al dicho Alfonso Enrriques mi tio por mi Almirante major de la mar en todas las partes de los dichos mis reynos e señorios, e que usades con el en el dicho oficio del dicho Almirantadgo e juridicion çevil e criminal, e vengays a sus llamamientos, o en plasamjos, e dellos que el por si pusiere, segundo que mejor e mas complida mente usaron e usastes con los dichos Almirantes que fueron en tiempo de los Reyes donde yo vengo, o con qual quier dellos, e otrosi en la dicha carta de dicho Rey mi padre e mi Señor, que Dios perdone; e que recudades e fagades recudir con todas las rentas e derechos que al dicho oficio de Almirantadgo pertenescen e perteneçer deven, en quelquier manera o por qual quier razon que sea; e otrosi que lo obedescades e fagades su mandado asi como de mi Almirante mayor de la mar, e como fariades por mi cuerpo mesmo e por mi persona real. E otrosy tengo por bien e mando que sy alguno o algunos de la mar o de los dichos rios fisieren en la mar o en el rio o fuera por que menester sea faser derecho del, o justicia, en el, o en ellos, o sy les fueren disobedientes al dicho don Alfonso Enrriques mi tio o a sus oficiales que el por sy pusiere en la mar o en el rio o en tierra, que el dicho Almirante pueda faser, o mandar fazer, e faga la justicia en el, o en ellos, e dellos dar, o mandur dar ay la pena, o penas, que de derecho merescieren aver. E tengo

prelati, mastri, priori degli ordini, conti e ricchi uomini, e comiti e vicecomiti, cancellieri, scudieri, e a quelli del mio Consiglio, e a gli uditori della mia udienza, alcaldi e birri della mia corte; e a tutti i consiglj, e alcaldi, e birri, e caporali, e ajutanti, e prevosti, a' capitani de' castelli e case forti e piane, e altri magistrati e uffiziali e apportellados di qualsivoglia sorte della nobilissima Città di Siviglia, e di tutte le altre Città e Ville e luoghi de'nostri regni e dominj, ed a' capitani di mare e padroni, e comiti, e navicellai, e maestri delle navi, e galere, e al mio armatore della flotta, ed ai marinai, a'mercanti, e a tutti gli uomini di mare e di fiume, ed ai pescatori e barcajuoli che navigan nel mare e ne' fiumi, e a tutti gli altri che vanno sulla mia flotta e fuori di essa in qualunque maniera o in naviglj di qualsivoglia sorta, che vi andassero da ora in poi di qualunque stato e condizione che sieno, che abbiate ed abbiano, e riceviate e ricevano il detto Alfonso Enriques mio Zio per mio Almirante maggiore del mare in tutte le parti de' predetti miei regni e dominj, e che usiate con esso lui nel detto ufficio dell'Ammiragliato suddetto e della giurisdizione civile e criminale, e che venghiate alle sue citazioni . . . . e di coloro ch'ei mettesse in vece sua, secondo che meglio e più compiutamente usarono e usaste co'predetti Almiranti, che furono al tempo dei Re, ond' io discendo, o con qualunque di essi, e altresì nella detta carta del detto Re mio Padre e mio Signore, che Dio abbia in gloria; e che gli corrispondiate e facciate corrispondere tutte le rendite e i dritti che al prefato ufficio dell' Ammiragliato appartengono, e deggiono appartenere in qualunque maniera, e per qual si voglia ragione; e sì ancora che l' ubbidiate, e così ne facciate i comandi come di mio Almirante maggiore del mare, e come fareste pel mio corpo stesso, e per la mia persona reale. E altresì parmi bene, e comando che se taluno o taluni del mare o de' fiumi predetti, facessero nel mare o nel fiume o fuora, alcuna cosa per cui fosse d'uopo farne giudizio o giustizia sopra di lui o sopra di loro, e s'eglino fossero disubbidienti al detto Don Alfonso Enriques mio Zio, o agli ufficiali da lui posti in mare o nel fiume o in terra, che il detto

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