Imágenes de páginas
PDF
EPUB

Il Ruolo della Corte di Leone X

(Continuaz. vedi vol XXXVII, p. 453).

PRELATI DOMESTICI

XIV.

IACOPO SADOLETO.

L'ammirazione che i contemporanei ebbero per Sadoleto come scrittore e come uomo si è mantenuta inalterata per oltre tre secoli. Ma da poco tempo una critica più profonda ha diminuito assai i suoi meriti intellettuali. Le sue poesie sono state giudicate un elegante centone: la sua eloquenza degna di un retore del basso impero (1): la sua filosofia un aggregato

(1) A. JOLY, Étude sur Sadolet, Caen, 1856: « Sadolet n'a << pas les vraies qualités de l'écrivain. Ses contemporains, il est « vrai, le proclament le plus éloquent des hommes, le rival des << anciens. Mais à peine pourrons-nous, dans ses divers ouvra«ges trouver quelques pages qui méritent le nom d'éloquentes. « ... Il ne soit pas composer, classer les diverses parties d'un « sujets. L'ordre vivant qui frappe l'esprit et fait la lumiere, << cet ordre lui manque. Il revient sur ses pas, il hésite, et se << reprend à plusieurs fois. Sa pensée est vague, confuse, indé«cise. Sa phrase s'attarde et s'écoute... lettres, discours, trai«<tés, ne nous présenteront guère qu'une succession monotone « des périodes également harmonieuses, où rien ne repose où

incoerente di frammenti antichi mal compresi, soltanto pregevole per la moralità che la ispira (1). Più recentemente si è avuto sulle sue opere teologiche un accurato studio che ne ha mostrato gli errori fondamentali, la poca profondità, la insufficienza delle fonti 2; i suoi scritti pedagogici hanno avuto miglior fortuna.

Ma la critica che ha scrutato le opere si è arrestata sinora innanzi all'uomo. Le lodi illimitate tributategli dagli antichi biografi non solamente sono state mantenute ma anche accresciute. Il Joly ha procla mato: « à mesure que nous lirons Sadolet, la gloire « de l'écrivain diminuira peut-être, mais l'homme « grandira» (3). E ne ha tracciato un ritratto ideale,

« rien n'arrête ... chacun de ses livres fait songer à ces copies <<< maladroites et perfidement habiles qui révèlent d'une façon << saisissante les défauts du maître, inaperçus dans l'oeuvre ori«ginale voilés qu'il sont par les grande qualités. ... On croirait << lire les morceaux d'apparat que les retheurs romains ve<<< naient lire aux empereurs dans les derniers jours de Rome » PP. 43-45).

(1) « Nous savons déjà qu'il ne faut pas demander de har« diesse et d'originalité à la conception générale ... Sadolet se « souvient, et tente de composer avec ses souvenirs un corps « de doctrine. Si l'originalité manque dans les idées, la re<< trouverons-nous au moins dans la combinaison des éléments << empruntés? ... Il place sur le même rang Aristote, Platon, << Theophraste, Ciceron. Comment croire après cela qu'il ait << pénetré profondément dans leurs pensées? ... Les éléments << diverses qu'il emploie s'entassent sans beaucoup d'ordre. Les << idées manquent de liaison; il n'y a point de définitions; mais << le plus souvent des assertions sans preuves et sans base... « L'ouvrage n'a donc pas de valeur scientifique, mais plutôt << un certain mérite moral » (pp. 95-101). Giudizi che mi sembrano perfettamente giusti.

(2) S. Ritter, Un umanista teologo, Iacopo Sadoleto, Ro

ma, 1912.

(3) Op. cit. Introd. p. XII.

di colorito romantico, sparso di tratti interamente fantastici, contro i quali protesta lo stesso personaggio. << Pendant son séjour à Rome il avait su se faire une << retraite au milieu des livres » (p. 82). « ... Les cour<< tisans de Léon X le considérèrent comme un reveur << enthusiaste, perdu dans le culte de l'antiquité, qui << demande à son temps une perfection impossible » (p. 105), ma dal Sadoleto stesso sappiamo che negli anni trascorsi alla corte aveva dovuto abbandonare interamente i libri: che, ben lungi dall' appartarsi, amava la vita socievole: che viveva in cordiali relazioni e banchettava giocondamente coi cortigiani di Leone X, tra i quali, senza guardare affatto ai loro costumi, nonché chiedere perfezioni impossibili, scelse gli amici più cari, come Bembo, Molza, Colocci, Benedetto Accolti, Mario Maffei; che la cosa da lui più rimpianta dopo la sua partenza da Roma, erano quelle gaie compagnie. Quanto al culto dell'antichità esso era allora comune ad ogni scolare, e la « reverie » non era né sentimento né parola di quel tempo.

Così il Joly, attraverso una larga copia di simili voli pindarici, ha concluso ammirando in lui un uomo immune da qualsiasi difetto, dotato di ogni virtù, e quasi un precursore di Carlo Borromeo.

Tale giudizio è stato seguito in tutto dal Pastor, il quale inoltre è rimasto fermo nell' esaltarne il valore intellettuale proclamandolo « teologo, filosofo, poeta, << scrittore e diplomatico » (1). Il Ritter sembra avere intraveduto parte della verità, ma non vi si è fermato

(1) Storia, trad. ital. IV, parte 1a, pp. 411-412. Devesi però avvertire che successivamente sembra avere temperato il suo giudizio, scrivendo: « Sadoleto era umanista da capo a piedi << talmente che ne subi sostanziale influsso anche il suo atteg<< giamento come teologo » (Id. V, p. 107).

dacché lo studio del personaggio era estraneo al suo argomento.

Ora, con buona pace dei biografi antichi e moderni, a me sembra che i giudizi dati sinora sul valore morale del Sadoleto, sul suo carattere e sui suoi atti non siano in tutto conformi al vero, e meritino una revisione. A ciò non è necessario di narrare la sua vita, ripetendo quanto è noto; basterà illustrare ciò che è rimasto più o meno nell' ombra, e specialmente applicare al personaggio una critica meno prevenuta e più indipendente che non siasi fatto sinora.

I. I beneficii ecclesiastici di Sadoleto.

Uno dei veri pregi di Sadoleto è la sua integrità in fatto di denaro. Ma si esce molto dal vero quando si afferma che, noncurante della ricchezza (1), aborrente dal chiedere, visse nella povertà (2); i fatti provano altrimenti. Pochi mesi dopo entrato ai servizi di Leone X, chiedeva al papa i seguenti indulti: 1.o di

(1) Il Sadoleto stesso protesta contro tale affermazione in più luoghi ma specialmente in una lettera al cancelliere di Francia Poujet, il quale lo aveva informato degli intendimenti benefici di Francesco I a suo riguardo, ma riteneva che non gli fossero graditi : « Coeterum quae de illius liberalitate pos<< sunt proficisci, quae a me ut fluxa et caduca negligi scribis, << non eo quidem sum animo ut mihi negligenda esse videantur. << Sunt enim bene institutis mentibus egregia instrumenta boni<< tatis et liberalitatis, non tamen per ambitum et cupiditatem << iudico esse petenda » (Epist. famil. n.o 366).

...

(2) « usque eo ab hac cupiditate remotus atque abhorreus « fuit, ut (quod vix credibile visum iri puto, his praesertim tem<< poribus et moribus) nullum sibi unquam sacerdotium a libe<<< ralissimo et sui amantissimo Pontefice (Leone) petierit » (FIORDIBELLI, Vita, ediz. COSTANZI, I, p. XIV). « Il est resté honnête << et pauvre » (JOLY, op. cit. p. 108).

« AnteriorContinuar »