Imágenes de páginas
PDF
EPUB

racalla; quasi che il possesso dimostri la proprietà assoluta. Ed ha la bontà di dire, §. 6., che tutta la mia seconda Memoria è fondata, e si aggira sull' assersione, che il Seminario Romano NON POSSEGGA le Terme. Io non so come legga, o come intenda l'italiano, il signor Proja. Il possesso non si è mai negato; ma possesso per via di fatto, non per dritto di proprietà. La proprietà assoluta è quella, che si vuol provata dall' Editto. Niuna prova se ne è mai data nè dal Seminario nè dal signor Proja. All' opposto col Breve di Clemente XIV., pubblicato nella seconda Me moria n. 9., si è mostrato, che desso non ne parlò; come avrebbe dovuto, se ne avesse avuta la intenzione; nè altre carte relative ho potuto ritrovare nell' uffizio del Diamilla notaro del Tribunale del Vicariato, ove sen→ za dubbio si sarebbero registrate.

9. Ma! aimè! è venuto finalmente il mo mento fortunato, al signor Proja, di dimostrarla questa benedetta proprietà. Totis artubus contremisco a tanta nuova. Addio ai dritti Camerali; addio alle leggi tutte civili, Pontificie, Chirografi, Bolle, tutte derogate, abrogate, annullate! Adagio : da che? Da un fatto solo. Ho avuto bel dire, CHE per derogare, o abrogare Bolle in questa materia, i Sommi Pontefici vogliono un'altra Bolla. CHE non si debbono attendere Rescritti, non sarà

più vero. Ho bel ritorcere l'argomento, se ve ne fosse bisogno, favorito del signor Proja nella prima Allegazione, CHE posteriora derogant prioribus: cioè, CHE le leggi rinnovate in questo secolo derogherebbero a quelle del passato, se vi fossero contrarie. Ho bel ripetere per la terza volta, CHE il Seminario col fatto proprio ha riconosciuto anni indietro, di non avere quella proprietà; avendo ricorso più volte al Governo per le riparazioni occorrenti alla fabbrica; al quale oggetto il signor cav. Valadier membro della suddetta Commissione, come Architetto Camerale ogni anno mette le Terme nel preventivo dei lavori,

10. Tutto ciò è un nulla, e nulla vale. Tandem aliquando, Patres Conscripti, è venuto fuori dalle tenebre il decisivo documento. Come ne trionfa il signor Proja! e più il signor Velo! Ma adagio un poco. C'è egli pericolo, signori miei, che siate caduti ora, una volta per sempre, in quella fossa, che vi siete tanto studiosamente preparata? e così abbiate somministrata l'ultima dimostrazione CHE appunto il Seminario resta dove l'ho io sempre fissato nel solo possesso materiale precario?

1. Alle prove: sentiamo il buon senso legale di un tanto zelante Difensore nel §.6.pag.5. È un documento scritto appositamente per POLVERIZZARE TUTTE LE DICERIE del

nostro Avvocato. Bravissimo! Coraggio! Eccolo! Eccolo! Il dì 17. novembre 1795. ġli Amministratori del Seminario Romano ottennero dalla felice memoria di Papa Pio VI. il BREVE, che presentiamo ai nostri Giudici (vedi Sommario Addizionale num. unico ). Il Pontefice VI DICHIARA, che il Seminario Romano inter caetera bona ad illud legitime spectantia possidet Thermas Antonianas nuncupatas de Urbe; e quindi autorizza gli Amministratori a darle in Enfiteusi.

12.

È questo, signor acuto Difensore, il documento, che POLVERIZZA tutte le DICERIE del vostro Avversario? Affè che non pos so a meno di ripetere 1., CHE neppur intendete il latino; perchè quelle parole possidet Thermas Antonianas dicono un fatto materiale, una mera insistenza; quello stesso, che ho sempre ripetuto io. Niente di nuovo. Non è questa una nuova concessione, non una donazione, e nemeno un' approvazione; come si sarebbe richiesta, e ben solenne per privare il Governo di sì celebre, e imponente monumento; diciamo pure il primo di Roma, e del mondo. Al più sarebbe quella una supposizione. 2. Argomento, CHE il signor Proja, se è quello, che ha scritto; del che vorrei ormai dubitare per l'onore d'un Curiale Rotale; non conosce neppure i primi elementi delle Istituzioni, le quali ben distinguono la

proprietà dal possesso. 3. CHE sbadatamente il signor Proja mi accorda, con mentovare tre successive Enfiteusi. negli anni 1777. 1794. 1815., che il Seminario godeva le Terme, non a quell'uso, se non che nell'epoca della prima Enfiteusi, come vedremo, al quale da principio erano state date dal pio, e benefico Pontefice Gregorio XIII.; e non sapendo, che farsene, volle subito almeno cavarne un profitto pecuniario, col darle in Enfiteusi, specie d' alienazione, per tenervi fieno, barrozze, e che so io, in imbarazzo, degradazione e disonore del monumento: motivo parlante, per cui la Reverenda Camera Apostolica, se le doveva rivendicare, causa data, causa non secuta; come sostenni nella seconda Memoria §. 5. L. 1. §. 1. ff. De cond. ob turp. caus.: Ob rem honestam datum ita repeti potest, si res propter quam datum est, secuta non est. L. 52. ff. De cond. indeb. L. 65. eod.: Quod ob rem datur, ex bono, et aequo habet repetitionem ; veluti si dem tibi, ut aliquid facias, nec feceris.

13. Ma promovendo alquanto più il discorso, mio signor Proja, dove finiremo? Ve lo predirò io. Col dovere comparir voi reo di quel delitto, che rimproverate a me nel §. 12. tanto ingiustamente; di non avere in buona fede almeno riportato tutto il tenore del contesto del vostro Breve. Sì: la buona fede lo

[ocr errors]
[ocr errors]

esigeva, di portar qui la parole essenziali. Peggio ancora, che nell', ora detto Breve, ora Bolla, S. 3. pag. 3. 15., ripetiate le stesse parole in lettere majuscole: ANTER CÆTERA BONA AD ILLUD LEGITIME SPECTANTIA POSSIDET THERMAS ANTONIANAS NUNCUPATAS DE URBE. Ma ditemi di grazia: supponete voi, che noi non sappiamo leggere i contesti? Ripetiamo per ciò intero il documento in questo Sommario num. 1. Eccone il principio, che voi maliziosamente avete mutilato; EXHIBITA Nobis nuper pro parte dilectorum filiorum Moder norum Administratorum Seminarii puerorum Ecclesiastici Romani PETITIO CONTINEBAT: QUOD DICTUM SEMINARIUM inter caetera bona ad illud legitime spectantia POSSIDET THERMAS ANTONIANAS nuncupatas de Urbe. Che dice dunque tutto il contesto? Che gli Amministratori del Seminario volendo concedere in Enfiteusi le Terme, onde ricavarne qualche profitto, privando il Seminario stesso di ogni uso anche di divertimento, che si volle, come vedremo, riservato nella prima; nel loro Memoriale alla S. M. di Pio VI. per averne l'approvazio

9

come di Luogo Pio, ESPOSERO di possedere legittimamente le medesime. Gli Amministratori d' allora ASSERIRONO quello stesso preteso dominio; come lo hanno asse

« AnteriorContinuar »