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BENI dell'Opera: (stabili) venduti e locati al maggior offerente, 12: pena agli officiali che commettessero dolo o frode nelle vendite, 13: (mobili) venduti dai Soprastanti sotto loro responsabilità, 14: conversione dei beni dell'Opera in rendita del debito pubblico, xxx.

BENVEGNATE, frate, primo operaio dell'Opera, XI, XII.

BISENZO, castello: ceppo delle elemosine per la chiesa di S. M. 21 (n.). BOLSENA, castello: ceppo delle elemosine per la chiesa di S. M. 21 (n.): miracolo di, vi, 95, 104, 140.

BONIFACIO VIII, papa: celebra per primo nella nuova chiesa di S. M., VIII, 141: sue indulgenze, 90, 91: cede al Vescovo e al Capitolo la badia di S. M. in Silva, vIII, 142.

BOTTO, castello: lasciato da Nallo Monaldeschi, 17 (n. 1).

BRANCADORI, vescovo card., xxxI.

BRIZIO (san) festa, quando introdotta, 7 (n. 1): Corporale mostrato in detta festa, 5, 7.

CALISTO IV papa, esenta l'Opera dal pagamento delle decime, 100. CAMARLINGO dell' Opera: suo ufficio, 1x e segg.: suoi diritti e prerogative, XXVI e segg., 118, 125: ritiene una chiave del Corporale, 7: ritiene due chiavi del ceppo della Madonna, ivi: riceve dai Conservatori la consegna della cera e delle offerte, 7, 8: tenuto col notaro a fare residenza ogni giorno nell'Opera, dalla levata del sole a ora di terza, e da terza a vespro: sottoposto alle puntature, 16, 17 (n. 1): esclusi da detto ufficio giudici e notari, 17 (n. 1): ha autorità di procedere contro i delinquenti dei castelli posseduti dall'Opera, ivi: non può ricevere denaro se non presente il notaro, 16 (n. 1), 17: ritiene chiave doppia del tabernacolo del Corporale, 25: non può lucrare col denaro dell'Opera, 26: nè far credenza o prestanza, 26: autorizzato a stare in giudizio contro i debitori, 27: tenuto a render conto ai Revisori e dare l'inventario al successore, 29, 30: suo salario, 30: custodisce sotto chiave i libri dell'Opera, 30: suo ufficio riformato per i capitoli del 1553, 67: nominato ad anno senza poter essere riconfermato, ivi: nomi dei Camarlinghi, IX, XIV, XXVII, XXVIII, 49 (n. 1), 60 (n. 2), 98, 142.

CAMPOSELVOLI (Camporseldula), castello: ceppo delle elemosine per la chiesa di S. M., 21 (n.).

CANONICA demolita per fare la chiesa, 84, e la piazza, 12 (n. 2): ricostruita 84: garanzia prestata dal Vescovo al Capitolo per le nuove camere da ricostruire, 85: fornita dall' O. al Capitolo e a quattro cappellani, 53: quando costruita dapprima, 53 (n. 1): camera dell'arciprete negata al Vescovo, 53, 54 (n. 2): riparazioni alla Canonica per due terzi sostenute dall' Opera, per un terzo dagli abitanti delle camere della medesima, 55 (n. 1).

CANONICI pretendono le elemosine della Madonna, 22: conservano chiave doppia del tabernacolo del Corporale, 26 e 26 (n, 1): nomi di, 83, 85,

88: loro proventi stabiliti nella nuova chiesa, 83: loro camere distrutte e rifatte, 84, 85. CAPITOLO, pretende l'amministrazione dell'Opera, XIII e segg.: come è costituito: suoi distintivi e privilegî, XXXIX: redditi al medesimo spettanti nella nuova chiesa, 83: camere distrutte e rifatte (v. Canonica e Canonici): ottiene dal Vescovo la chiesa di s. Ippolito in compenso della canonica da distruggersi, 87: Niccola IV conferma la detta cessione, IX, 89: nuova cattedrale cominciata a costruire dal Capitolo e dal Vescovo, 90: rendite dell' Abbadia di S. Maria in Silva cedute al vescovo e al Capitolo per la costruzione dell' Opera, 142: Pio II ordina che il Capitolo non s' intrometta nelle elemosine destinate alla chiesa, 101.

CAPOMASTRI, Condotti per deliberazione dei Conservatori e dei Soprastanti, 15: di anno in anno, ivi.

CAPPELLA de' Musici, XXXIX.

CAPPELLE ordinate in numero di quattro da Bonifacio VIII con la dotazione delle rispettive cappellanie sulle rendite dell'Abbadia di S. Maria in Silva, 143.

CARNAIOLA, castello: ceppo delle elemosine per la chiesa di S. M., 21 (n.). CASCIANO (San), castello: ceppo delle elemosine per la chiesa di S. M., 21 (n.). CASSIERE o computista: suo ufficio, 68, 69, 70: eletto dal Consiglio con cauzione 74: suo ufficio, 79.

CASTIGLIONE, castello: ceppo delle elemosine per la chiesa di S. M., 20 (n. 2). CASTEL DI PIERO, ceppo delle elemosine per la chiesa di S. M., 20 (n. 2). CASTELGIORGIO, possesso baronale del Vescovo, XXXIX.

CATASTO pubblico, ordinato per la costruzione della chiesa, vIII.

CEPPI per le obblazioni: luoghi del contado dove si ponevano, 29 (n. 2): chiavi dei medesimi custodite dal Camarlingo, 25.

CERA: custode della, 41, 42: cera sostituita alle lampade, 58 (n.).

CERI (v. Arti).

CETONA, castello: ceppo delle elemosine per la chiesa di S. M., 21 (n.). CHIANCIANO, castello: ceppo delle elemosine per la chiesa di S. M., 21 (n.). CHIGI Flavio, Auditore generale, XXIV.

CIVITELLA d'Agliano, castello: ceppo delle elemosine per la chiesa di S. M., 20 (n. 2).

CLEMENTE VI papa: concede l'indulgenza nel Corpus Domini e sua ottava, 92. CLEMENTE VII papa: XXIV: approva la composizione per il legato di Benano, 112: regola l'amministrazione dell'Opera, 113.

CLEMENTE XIII papa: concede l'indulgenza all'altare della Madonna, 123: e nel Corpus Domini, ivi.

COLLELUNGO, castello: ceppo per le elemosine della chiesa, 21 (n.). COLONNA Agapito, luogotente e potestà, 3: approva gli Statuti dell'Opera, 65. COMMISSIONE Speciale dell' Opera: come composta, e suo ufficio, 79: è disciolta, 81: sostituita dalla Commissione conservatrice degli oggetti di belle arti e monumenti della Provincia di Perugia, 81, 82.

COMMISSIONE amministrativa dell'Opera: come composta: sue attribuzioni, 74, 75.
CONSERVATORI del Comune: nominano quattro cittadini per la compilazione

degli Statuti dell'Opera, 4: hanno piena autorità delle cose della mede-
sima, 6: tengono chiave doppia del tabernacolo del Corporale, 7, 25:
tengono due delle quattro chiavi del ceppo della Madonna: 7, 25: as-
segnano al Camarlingo dell'Opera le offerte della cera nel Corpus Do-
mini, 7 e dell'Assunta, 8: ritengono la chiave della cassetta del denaro
nella cappella del Corporale, 7, e del bussolame delle monete difettose,
ivi, 25: intervengono al levare delle offerte che si fanno avanti alla
Madonna e al Corporale, 8: esigono le mostre e puntature dei forestieri
a favore dell'Opera, 8: nomi de', 4, 64, 65.
CONSIGLIO del Comune: stabilisce la costruzione della nuova chiesa, VII, 5,
84: commette ai Conservatori la nomina di quattro cittadini per compi-
lare gli Statuti dell'Opera, 4: conferma del suo diritto di riferma dei Ca-
marlinghi, 118.

CONSIGLIO dell'Opera: membri del Consiglio dell'Opera eletti dal Consiglio del
Comune, 74: supplenti, ivi: rinnovati ed estratti a sorte ogni biennio, ivi.
CONSULTORE legale dell'Opera: scelto dalla Commissione dell'Opera, 74.
CORPORALE Santissimo: collocato nella chiesa cattedrale e nella cappella detta
dal medesimo, XXXVIII, 6: suo tabernacolo chiuso a quattro chiavi, 6:
da chi tenute 25, 26: si mostra nel Corpus Domini e nella festa di
s. Biagio, 7: a chi soltanto può mostrarsi fuori di questo tempo, 7: sua
cappella e cassetta del denaro, 7: obblazioni alla sua cappella a vantaggio
dell'Opera, 20, 25: altare avanti alla cappella stessa, 20 (n. 1): miracolo
del, vi: descritto da Gregorio XI, 95: ricordato da Calisto IV, 100; e
da Sisto IV, 103, 104; e da Leone X, 109: suo altare privilegiato da
Gregorio XIII, 114: indulgenze, 116, 123.

CORPUS DOMINI (ufficio del), 7: festa del Corpus Domini, e cera offerta, 7,
21: indulgenze concesse, 7 (v. Corporale).
COSTANZO (San), chiesa parrocchiale, 83: sacrestia, 84: contigua alla chiesa
di s. Maria indulgenza concessa ivi, 86: tribuna di san Costanzo ricor-
data, 87: cimitero e sacrestia della medesima, ivi: ceduta per costruire
la nuova cattedrale, ivi.

CULTO della chiesa: rappresentazione di atti mondani proibita, 57: ufficiatura,
57, 58 (n.): suffragî ai defunti, 58.

CUSTODE della chiesa: ufficio del custode della cera dell'altar maggiore, delle
lampade, de' ceppi, del coro e delle grate: cura anche la nettezza della
chiesa, 41, 42.

DEBITORI dell'Opera: citati in giudizio, 28: esecuzione contro di essi, 29 (n. 1).
DEPUTAZIONE dell'Opera: come composta e sue attribuzioni, 76, 77: come no-

minata (v. Commissione).

DISCIPLINATI O frustati: loro rappresentazioni in chiesa proibite, 56: cappella
dei, 57 (n. 1).

DONAZIONI all'Opera, esenti dalla insinuazione, 35.

DOTTIERE, ufficio del, 37: nome del, 38 (n. 1).

DUOMO, proventi del nuovo duomo, come ripartiti fra il Vescovo e il Capi-
tolo, 83: sua costruzione, 90: indulgenze di Nicola IV, 85, 90; di Bo-
nifacio VIII, 90, 91; del Legato, 92; di Clemente VI, 92; del card. Ani-
baldo, 93; di Gregorio XI, 95; di Sisto IV, 103, 105; di Gregorio XIII,
114; di Paolo V, 114; di Gregorio XV, 115, 116; di Urbano VIII, 116;
di Clemente XIII, 123, 124; di Clemente XIV, 124; di Pio VI, 127,
128: suoi restauri, XXXIII-XXxv, 99, 130: dichiarato monumento nazio-
nale dal re Vittorio Emanuele II, 80: elevato a basilica dal pontefice
Leone XIII, xxxv, 140.

ELISEI, Vescovo card., XXVIII.

EREMO di Laureto, contrada: possesso del vescovado, 85.

ESECUTORE dell'Opera: suo ufficio, 47: nome dell', 48 (n. 1).

FABRICA (V. Duomo e Opera).

FABRO (Frabo), castello: ceppo delle elemosine per la chiesa di S. M., 21 (n.).
FEDELE (San: Sanfele), contrada, ceppo delle elemosine per la chiesa di S. M..

21 (n.).

FESTE, da osservarsi durante l'anno dagli operai, 38, 39.

FICHINO, castello: ceppo delle elemosine per la chiesa di S. M., 21 (n.).
FICULLE, castello: ceppo delle elemosine per la chiesa di S. M., 21 (n.).
FRANCESCO, Vescovo d'Orvieto: concorre col Capitolo per i proventi della
nuova chiesa, 83: tratta la costruzione della chiesa, 84: concorre col
Capitolo per la ricostruzione della Canonica, 85.

FRUSTATI (V. Disciplinati).

GIOVANNI, card. diacono di San Teodoro, legato della S. Sede, accorda l'in-
dulgenza alla cattedrale, 92.

GIULIO II papa: unisce all'Opera le rendite di san Salvatore del Sasso e di
S. Maria in Agello, 106.

GRECA (Della) Vanni, soprastante all'Opera, IX.

GREGORIO XI papa: sua indulgenza per il Corpus Domini, 95.

GREGORIO XIII, privilegia l'altare del Corporale, 114.

GREGORIO XV, sue indulgenze nelle quarantore, 115; plenaria per la trasla-
zione della Madonna, 115; per l'Assunta e parziale nei sabati, 116; fa-
vorisce l'Opera, 139.

GROTTE, castello: ceppo per le elemosine della chiesa di S. M., 21 (n.).

INGAMI, Vescovo d'Orvieto; ottiene da Leone XIII il breve della basilica, xxxv.
INGESUATI, frati deputati alla nettezza della chiesa, 42 (n. 1).

INNOCENZO VI papa, x.

INNOCENZO XI proibisce l'uso delle suppellettili sacre fuori del Duomo, 117.

IPPOLITO (Sant'), chiesa e suoi membri (in Val del lago) ceduti al Capitolo,
87, 89.

LATINO, cardinale: pubblica l'indulgenza del 1290, vII.

LEONE X papa: scomunica i detentori di beni e cose dell'Opera, 108: la eso-
nera dalla tassa sul legato di Giovanna della Cervara, 109: revoca un
suo precedente breve dato a danno dell'Opera, e conferma i privilegi,
XXIV, 110.

LEONE XII: nomina una commissione speciale per amministrare l'Opera, 133:
provvede ai debiti dell'Opera, 135: accorda 25,000 scudi, ivi: si accolla
i debiti dell'Opera, 137: accorda un sussidio, 138.

LEONE XIII: erige in basilica la chiesa, 140.

LIBRI dell'Opera, non possono mostrarsi, 30.

LORENZO (San) castello: ceppo per le elemosine della chiesa di S. M., 21 (n.):
sua chiesa di San Giovanni, 87.

LUBRIANO, castello: ceppo per le elemosine della chiesa di S. M., 20 (n. 2).

MADONNA della Tavola: XXXVIII cappella della, o dell' Assunta, 22 (n.): elemo-
sine di spettanza dell' Opera, ivi: suo ceppo, 19, 20, 22, 25: suo culto, 19
(n. 1.): cappella e immagine celebrata da Pio II, 102: indulgenza nella
sua traslazione, 115, altra indulgenza concessa da Clemente XIII, 123.
MAITANI Lorenzo senese, architetto, XII: proposto per esempio ai capoma-
stri, 15, non è il primo architetto, 15 (n. 1).

MANFREDONIA (arcivescovo di), governatore del Patrimonio: sua sentenza a
favore dell' Opera, 22 (n.).

MARIA (Santa), chiesa parrocchiale, 83: indulgenza concessa sulla medesima
da Nicola IV, 85, 86.

MARTINO V papa: commette il governo dell'Opera al Comune di Orvieto, XVI, 5:
esclude il clero, 96, 110, 111, 113: emana un breve contro i debitori, 97;
ed altro contro i detentori di varie cose, 98.

MATTIA, Vescovo di Bagnorea, vicario generale del vescovo di Orvieto, 26 (n. 1).
MEANA, contrada posseduta dal vescovo di, 85: titolo baronale del ve-

SCOVO, XXXIX.

MONALDESCHI Francesco vescovo, s'intromette nella amministrazione del-
l'Opera, xv: fa un legato per la cappella della Madonna, XXIII, 22 (n.):
rinunzia al feudo di Prodo 17 (n. 1): Beltramo vescovo, xxxvIII. Nallo di
Pietro Novello lascia i castelli del Botto e di Bagni, 17 (n. 1): Giovanna
lascia la tenuta e il feudo della Sala, ivi 109: Corrado soprastante del-
l'Opera, Ix: Ermanno di Cittadino, Ugolino di Buonconte presenti alla
concordia del camarlingo e notaro del Papa col capitolo, 89.
MONTANSO, villa di; ceppo per le elemosine della chiesa di S. M., 21 (n.).
MONTEGABBIONE, castello: ceppo per le elemosine della chiesa di S. M., 21 (n.)
MONTEGIOVE di Bindo, castello: ceppo per le elemosine della chiesa di
S. M., 21 (n.).

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