Imágenes de páginas
PDF
EPUB

agio di compiere la sua brama, dando piena contezza di se medesimo, ed esponendo il motivo della sua venuta all'abbate, che ugualmente bramava di venirne in chiaro, presago che la mano invisibile di Dio avea guidato quel pellegrino colà per compiere qualcuno de'suoi disegni adorabili e per recare qualche gran benefizio alla sua nascente congregazione.

CAPITOLO II.

IL B. ATTO SI DA A CONOSCERE AL B. BERNARDO degli Uberti e chiede d'eSSERE AMMESSO

IN VALLOMBROSA.

Vivus est sermo Dei et efficax, et penetrabilior omni gladio ancipiti.

HEBR. 4. 12.

In Chiaramonte il grande Urbano
Questa spada mi cinse, e me devoto
Fè cavalier l'onnipotente mano.
TASSO. Gerusalemme 11. 23.

Come il pellegrino si vide tutto solo in una cel

letta dell'eremo col venerando cardinale Bernardo, si sentì come tutto riconfortato di nuova vita da quel profumo celeste di santità che vi alitava, e lieto che Iddio avesse omai esaudito i lunghi e ardenti suoi voti, si prostrò al suolo, lo baciò, domandò umilmente d'essere benedetto e la venia di parlare il santo abbate stese la mano per benedirlo, gl' impose di rialzarsi, ed indicatogli uno scanno quivi d'appresso, lo invitò amorevolmente ad assidersi, e con ogni libertà e fidanza aprirgli l' ani

mo suo.

« Uomo di Dio, cominciò allora tutto rassicurato lo straniero, voi certamente non ravvisate ora questo povero sconosciuto, a cui sono tre lustri, ben lungi di quà foste cortese di sapienti consigli e d'una consue<«<tudine la più stretta ed affettuosa di pochi giorni è vero, ma pure indimenticabile per me e sebbene

[ocr errors]
[ocr errors]

«

bene molte tribolazioni e dolori si siano aggravati su questa fronte, e vi abbiano lasciate delle tracce profonde, per cui ella più che per gli anni si tramutò << da quello che era, ciò non di manco mi suonarono « sempre all' orecchie quelle sante parole, nè mi fu possibile dismettere i fermi proponimenti che m' ispi

«

« rarono.

[ocr errors]

«

[ocr errors]

« Ricorderete, o padre, quel concilio così solenne « di Chiaramonte al quale voi conveniste insieme col fiore del clero e del laicato d'Italia, trattovi dalla voce « del gran pontefice Urbano e dallo zelo della casa di Dio che vi divorava. Or bene tra tanti vescovi, abbati, << duchi e baroni che qui discutevano i grandi interessi « del popolo di Dio, e deliberavano sul modo di proteggerlo dagl' infedeli figli d' Osmano, tra la folla « innumerevole dei cherici, de' monaci e de' cavalieri «< che vi brulicava, era anche un giovane sacerdote << spagnolo chiamavasi Attone: il vescovo di Valenza « lo aveva suo familiare. Di pochi giorni asceso all'altare << del Signore, e delibate le prime delizie del celeste banchetto, bruciava d'una fiamma d'amore divino che « pur troppo gli anni e la conversazione tra gli uomini rattiepidirono. Desioso di dare il sangue e la vita per « Cristo avea riputato sua grande ventura di trovarsi colà dove il supremo pastore dei cristiani chiamava a ras«segna tutti i valorosi, cui bastava l'animo di correre «< in Palestina a sciogliere le catene dei nostri fratelli e « liberare dal servaggio dei cani il sepolcro del Reden«tore. Ma l'angelo suo santo che leggeva in Dio altri disegni sopra di lui, esso guidollo alla vostra presenza, « ve ne disvelò il cuore, vi fè gradire quell' ardore giovanile: voi lo accarezzaste, lo infiammaste ancora « di più, ma gli additaste un altro nemico con cui dovea

[ocr errors]

«

"

combattere, ed un altro martirio non meno glorioso che potea riportarne: voi gli parlaste di quei perfidi cri«stiani e più perfidi sacerdoti che s' inframmettono nella grande famiglia del Padre celeste, che si celano all' om<«<bra del santuario, lo mettono a sacco e ne strappano le armi e le volgono contro i figli fedeli e ne fanno strage tanto più lacrimevole quanto meno essi sanno «< chi gli ferisca e da cui si guardino: gli parlaste d'una « milizia, ordinata di fresco e dedicata a combattere nemici cosiffatti; milizia non armata d'usbergo, ma vestita delle

[ocr errors]

"

« umili divise di Cristo, non fidente nella possa del braccio o nel ferro, ma unicamente nella pazienza, « nell'abbandono di tutte cose e nel nome di Gesù che «fà tremare il cielo la terra e l'inferno. Gli descriveste • l'accampamento lontano di questa nuova milizia. Era sul declivio d'un monte: un alloggio più povero ed incomodo della tenda del soldato ricoverava i campioni « di Gesù Cristo: di qui questi nuovi maccabei piom<<bavano come leoni sui nemici di Dio, gli sgominavano, gli disperdevano, e poi riparavano alle alpestri loro trincee. Voi vi diceste commilitone di questi forti, più e più volte confortaste il giovane levita a dare il nome a questa nuova milizia : o padre i vostri conforti non tornarono vani, quel levita eccolo qui, voi vedete al vostro cospetto il sacerdote ispano Attone a cui Iddio sin da quell' ora pose nell' animo di voler militare ad ogni costo nella vostra santa crociata.

[ocr errors]
[ocr errors]

Qui il pellegrino s' alzava per inginocchiarsi innanzi al b. Bernardo, e conchiudendo il suo ragionamento scongiurarlo, che lo accogliesse nel sacro cenobio: ma egli che attentissimamente lo aveva udito, compreso da inesprimibile allegrezza nell' udirsi ricordare Chiaramonte luogo delle sue care memorie d'un tempo, e nel rivedere quel fervoroso sacerdote col quale allora era stato

in tanta intimità di colloquii e d'affetti, non tollerò che si muovesse dalla sua postura, ma di bel nuovo stringendolo cordialmente al seno lo pregò che volesse narrargli in qual maniera e per quali vicende fosse giunto finalmente in quella solitudine. Allora lo straniero ricompostosi modestamente continuò in questo modo.

«

« Pieno la mente d'un tale pensiero ritornai « nell' aula vescovile di Valenza insieme col mio pre« Jato. Ma nè il fiore degli anni giovanili, nè le spe>> ranze dell' avvenire che mi sorridevano, nè la vaghezza degli onori o delle ecclesiastiche dignità mi lusingarono mai per guisa da legarmi ad un mondo, « di cui sperimentava sempre più la malizia e gli stolti vaneggiamenti, e di cui mi vedeva ammonticchiarsi d'intorno le rovine, conseguenza della sua cadu«cità e della vendetta divina che lo colpiva. Infelicissima era in quei giorni la condizione della mia patria. Invasa dai mori, lacerata dalle fazioni porgeva «<di se uno spettacolo così miserando, che io suo figlio amorevole quanti altri mai, ma debole ed ina«bile a sovvenirla, non potei sostenerlo più a lungo : « e memore del vostro invito e sollecitato senza posa << dalla voce di Dio, chiesi il congedo e la benedizione dal mio vescovo: corsi ad abbracciare i miei genito«ri cadenti agli estremi confini di Spagna (1), salutai

«

[ocr errors]

(1) La più parte dei biografi di s. Atto posteriori al secolo XVI dicono che esso nacque in Badajoz, Pax augusta, città di Spagna sui confini di Portogallo, che ivi fu nobilmente educato, iniziato nella carriera ecclesiastica, e vogliono sapere ancora che fosse investito d'un canonicato in quella chiesa cattedrale. Il Papebrochio nella grand' opera Acta Sanctorum che prende il nome dai Bollandisti al 22 Maggio, descrivendo la vita di s. Atto, per buone ragioni revoca in dubbio questa origine, e la dice derivata da un' equivoco preso nell' interpretare la firma del detto santo, apposta all'istrumento di donazione fatta all'ospedale di s. Iacopo di Pistoia e da

« AnteriorContinuar »