anche sepolto con onorevole epigrafe, dalla quale sappiamo essere lui morto a' 22 di agosto dell' anno 1620, e non già nel 1622, come segnò l'Ughelli. Bensi nel 1622 gli fu dato il successore, dopo venti mesi di vedovanza.

LXX. PIER-FRANCESCO Malletti, vercellese, canonico regolare laterancse, sottentrò infatti nel 1622, e fece il suo solenne ingresso in Nizza il di 15 maggio. Mori a' 4 dicembre 4654.

LXXI. JACOPINO Marengo, da Mondovì, già arciprete di Carmagnola e poscia vescovo di Saluzzo, fu trasferito a questa sede il giorno 48 dicembre 1655, e vi mori a' 2 di gennaro 4644.

LXXII. DESIDERIO Palletta, di Vercelli, diventò vescovo di Nizza nello stesso anno, ma non vi fece l'ingresso che a' 24 febbraro dell' anno seguente. Si accinse all'impresa di rifabbricare la periclitante cattedrale di santa Reparata, e ne rizzò infatti il coro ed in grande parte altresì il corpo del tempio. Ma nel mentre attendeva a questi lavori, avvenne, che, per iscansarsi dalle rovine, inciampò in una pietra, e percosso gravissimamente nel capo, mori sull' istante; nel settembre del 4650.

LXXIII. GIACINTO Solaro gli fu sostituito, il quale poscia, nel 1665, a' 23 di aprile fu trasferito al vescovato di Mondovì.

LXXIV. DIEGO della Chiesa gli fu dato ben presto a successore; il quale mori a' 50 dicembre 1669.

LXXV. FR. ENRICO IV Provana, carmelitano scalzo, sottentrò nel 4674. Ebbe somma premura del proseguimento sollecito della fabbrica della cattedrale, e dalle fondamenta eresse il seminario dei cherici. Mori a'50 novembre del 1706.

LXXVI. RAIMONDO Recrosio, barnabita vercellese, dopo venti e più anni di vedovanza, fu eletto al governo di questa chiesa il dì 21 settembre 1727. Dopo la Pasqua dell' anno seguente radunò il sinodo diocesano, per provvedere ai tanti bisogni, in cui la sua chiesa era caduta per una si lunga privazione di sacro pastore. Ricominciò nel 1752, benchè di mal ferma salute, la visita pastorale della sua diocesi, il dì 7 maggio; ma non potè continuarla, perchè colto da grave malattia nel villaggio di Bolena, ch'è discosto di molte miglia da Nizza, fu costretto a fermarsi colà, e colà mori a' 22 di quello stesso mese. Ebbe sepoltura nella chiesa parrocchiale di quel villaggio ; ma nell'anno seguente, d'ordine del re, fu dissotterrato e trasferito a Vercelli nella chiesa de' suoi barnabiti.

LXXVII. CARLO FRANCESCO Cantoni vercellese gli venne dietro, dopo quasi nove anni di sede vacante, nel 1641; e mori a 25 di agosto 1763. LXXVIII. FR. JACOPO TOMMASO Astesan, domenicano, fu eletto il dì 8 ottobre 1764, ed il di 15 settembre 1778 fu innalzato all' arcivescovato di Oristano in Sardegna.

LXXIX. CARLO EUGENIO Valperga, di Maglione, gli fu sostituito, nel 1750, addi 20 marzo ; ma per l'invasione dei francesi fu costretto ad abbandonare la sua sede, ed in fine ne fece rinunzia, nelle mani del sommo pontefice Pio VII, l'anno 1804.

LXXX. GIAMBATTISTA II Colonna d'Istria, nato in Bachisano, nella Corsica, fu consecrato vescovo in Parigi il di 44 luglio 1802. Rinunzio il vescovato nell' agosto del 1855, e mori in Roma a' 2 di aprile 1835.

LXXXI. DOMENICO Galvano, nato in Bibiana il di 28 ottobre 1800, canonico arcidiacono e vicario generale di Pinerolo, fu preconizzato vescovo di Nizza il giorno 30 settembre 1855, in conseguenza della rinunzia del suo antecessore. Ebbe l'episcopale consecrazione in Pinerolo il di 24 del susseguente novembre, e venne al possesso della sua sede il dì 6 gennaro del successivo anno 1854.

LXXXII. PIETRO V Sala, eletto al governo di questa chiesa, dopo qualche anno di vedovanza, il dì 21 dicembre 1857, n'è l'odierno possessore.

FINE DEL VOLUME DECIMOTERZO.