in Crimea. La battaglia di Palestro fu solenne conferma del suo valore, ed al Re procacciava, oltre il noto e meritato epiteto di galantuomo, pur quello di guerriero aspirato sin dal 1848. Garibaldi co' suoi animosi Cacciatori dava nel modo più luminoso a divedere, ciò che possa un pugno d' uomini infervorati dal sacrosanto amore di patria libertà ed indipendenza. Le popolazioni in generale, da un estremo all'altro della penisola, accompagnavano i combattenti co' voti, colle preghiere, colle abnegazioni e colle oblazioni, a nuovi trionfi. A dispetto degli scompigli e de' frastornamenti disseminati dai satelliti austro-clericali, la concordia si mantenne da per tutto inviolata, ed il buono spirito andò crescendo di giorno in giorno. Imperciocchè l'Europa edificata dal savio contegno osservato da un popolo per troppo lunga serie d'anni oppresso, diviso, dilaniato e calunniato dall' alleanza tirannica di Roma e di Vienna, alleanza escogitata da papa Clemente VII e dall'imperator Carlo V, diversi affetti ne concepiva, e di lodi e d'incoraggiamenti or facevasi banditrice. Quindi è che il diritto, la ragione e la giustizia, congiunte alla perseveranza, quantunque costrette a passare in mezzo a ben dure vicissitudini, incominciarono finalmente a trionfare della forza brutale, ed a squarciare le oblique e perfide tendenze de' nemici dell'umanità, siccome resterà viemeglio dimostrato da quanto esporremo nel successivo libro. FINE DEL PRIMO VOLUME. Doc. Condizioni politiche d'Italia alla fine del 1858. I. Elenco de' condannati per cause politiche a' quali il re . 7 >> 30 II. Decreto del Re delle Due Sicilie portante la procla- IV. Discorso del re Vittorio Emanuele II al Parlamento V. Discorso pronunziato dall' imperator Napoleone III 33 D 37 » 40 33 CAP. II. - Matrimonio Franco-Sabaudo, e trattato d' alleanza fra - - Pag. 43 VII. Dispaccio diretto dal conte di Cavour a' ministri di guerra VIII. Nota del conte di Cavour al conte Buol relativamente vole al Piemonte. IX. Dispaccio del conte Buol a' rappresentanti austriaci X. Dispaccio del conte Buol al conte Appony ambascia- D 66 68 76 D 79 XI. Memorandum del Conte di Cavuor a' gabinetti di Lon- XIV. Proclama del re Vittorio Emanuele II all' Esercito D 97 D 99 XV. Proclama Reale a' popoli del Piemonte e di tutta l'Italia » 400 CAP. III. Avvertimenti dati invano al governo granducale. - Pag. 102 XVI. Lettera del marchese di Laiatico al cavalier Baldas- Doc. XVIII. Lettera del marchese Cosimo Ridolfi al Granduca Leo- XVII. Scrittura indirizzata dal profess. Carlo Matteucci al » 449 » 153 poldo II. » 460 XIX. Prima Protesta di Leopoldo II dopo la sua partenza » 162 XX. Partito o deliberazione del Municipio di Firenze re- Doc. Il Re di Sardegna nomina il Commissario straordinario. - Cessazione - Pag. 465 XXI. Circolare del Governo Provvisorio a' capi dei dipar- XXII. Nota del Governo Provvisorio al conte di Cavour con- XXIII. Circolare del segretario generale del Governo Provvi- >> 204 >> 202 tivamente all' Amnistia » 205 XXIV. Circolare del segretario Bianchi agli Arcivescovi e Ve- scovi della Toscana. » 207 Doc. XXV. Memorandum inviato dal Governo Provvisorio Tosca- no a tutte le corti d' Europa sul rivolgimento del 27 aprile in Firenze Pag. 209 XXVI. Interpellanza del Governo Provvisorio Toscano al com- scana. CAP. V. » 215 - Massa e Carrara si danno alla Sardegna. Moti di - dagli Austriaci. Prime avvisaglie di guerra. - Le maggiori Potenze si tengono in disparte.-Morte Doc. XXVII. Lettera del sig. Legouvė al Redattore del Giornale il XXVIII. Esposizione de' fatti comunicati dal Governo francese » 263 » 266 XXIX. Discorso pronunziato da Giulio Favre al corpo legisla- XXX. Nota circolare del conte Walewski ministro degli Affari XXXII. Rescritto imperiale indirizzato all' arciduca Ferdinan- XXXIII. Ordine del giorno dell' Imperator d' Austria all' Ar- » 271 » 274 » 283 * 285 » 286 XXXIV. Manifesto dell' imperator Francesco Giuseppe a' popoli » 290 XXXVI. Proclama del generale Giulay a' popoli della Sardegna » 291 |