Ref-St. Lilterma 12-31-24 10988 L'AUTORE A CHI LEGG E. Espongo in luce anche il secondo Volume della in trapresa Storia di Parma continuata per ora sino all sue, o da monumenti, che per lo più a tutt'altro fine lasciati parvero, ben lo sanno gli stessi eruditi, e chiunque legge il comprenderà. Quindi è che sperimentata già la comune degnazione vi spero indulgenti, o Lettori, a qualsivoglia difetto dell' Opera faticosa nell' atto che colle nuove cose ai nostri pochi Storici sconosciute forse non lascierò di piacervi. A comprovarne l'indubbia solidità continuerò a pubblicar la serie de' migliori documenti, che mi ànno fatto strada, buona parte de' quali, a scemar noja, spoglierò delle formole meno interessanti. E se avverrà che si tocchi con man da taluno il vantaggio recato da simili avanzi di antichità, e l'utile che risulta dal trarli a luce, spero dover esser guadagno non lieve della mia presente fatica la spontanea offerta che me ne faranno coloro, i quali ne sono per avventura soverchiamente gelosi. སྙང་ Giunti STORIA DI PARMA LIBRO QUINTO. Tiunti oltre il mille, ognuno accorgesi essere noi all'epoca fortunata del risorgimento d'Italia negli studj, e nelle arti (a). Riscossi quasi da un lungo sonno i tardi nipoti de' valorosi Romani un tempo sì colti, videro e sdegnarono i ceppi della gotica e longobardica ignoranza, onde rimanevano avvinti anche dopo il sopraggiugner de' Franchi. Con mano quantunque debole tentarono di frangerli; e l'universal sentimento in tutti quasi ad un tratto svegliatosi pel buon gusto, mosse gli uomini a soccorrersi l'un l'altro, e a liberarsi a poco a poco da un tanto avvilimento. Il primo, che ai Parmigiani apprestasse mezzi a soddisfar sì bel genio quanto agli studj, fu per avventura il nostro buon Vescovo Sigefredo II, giac (a) Veggasi il Risorgimento d'Italia del chiarissimo Bettinelli. Tom. II. a |