tezze; ciò che per l'innanzi potè essere opportuno, ora non lo sarebbe più. Prega pertanto i colleghi a volgere altrove i loro suffragi. Il socio E. MONACI riconosce che mercè appunto la solerte prudenza del presidente Tommasini la Società si è abbastanza fortemente costituita; dubita però se sia opportuno che il presidente attuale, che le diede sicuro indirizzo, interrompa ora l'opera sua. Il peso che la Società intende di nuovamente addossare al Tommasini è certo non piccolo, ma pel bene sociale confida che esso cederà al voto dei colleghi, che al tempo stesso cercheranno di cooperare alacremente per agevolargli il còmpito suo. Il TOMMASINI mantiene energicamente le sue dichiarazioni. Si procede per schede segrete all'elezione del presidente: O. Tommasini voti 11; E. Monaci voti 1. È eletto il Tom masini. A tesoriere riesce ugualmente eletto con II voti il prof. Cugnoni. A consiglieri sono eletti: E. Monaci con voti 11; U. Balzani con voti 6. Ottenne 5 voti I. Giorgi, 1 Corvisieri e I I. Guidi. La seduta è tolta alle ore 5 e mezzo pom. Seduta del 21 marzo 1889. Sono presenti i soci: prof. E. Monaci, prof. G. Cugnoni, dott. E. Stevenson, I. Giorgi, prof. C. Schiapparelli, prof. B. Fontana, G. Gatti, R. Ambrosi, prof. C. Corvisieri, dott. C. Mazzi, dott. Guido Levi, segretario. Il vicepresidente prof. E. MONACI legge una lettera del dott. Tommasini, in cui, esprimendo viva riconoscenza ai colleghi, insiste nel proposito fermo di non accettare l'ufficio di presidente, cui venne rieletto; e prega per tanto la Società a voler procedere a diversa elezione. Dopo breve discussione i soci votano ad unanimità il seguente ordine del giorno, proposto dai soci prof. FONTANA e dottor E. STEVENSON: « I soci della R. Società romana di storia patria convocati in adunanza plenaria, udita la lettura della lettera con la quale il collega O. Tommasini dichiara di non accettare la conferma a presidente della Società medesima, e ponderate le ragioni da lui addotte, unanimemente gli fanno invito di desistere da tale proposito ». In seguito a che la seduta è tolta. Estratto del verbale della seduta del Consiglio direttivo Data comunicazione al presidente Tommasini dell'ordine del giorno Fontana-Stevenson, approvato ad unanimità nell'adunanza sociale del 21 marzo 1889, questi, dopo le dichiarazioni del collega prof. Monaci, dovendo attribuire all'ordine del giorno un significato che concilii le sue convinzioni coll' interesse e la volontà dei soci e ritenendo che la sua sottomissione al volere di essi attualmente debba troncare dannosi indugi, purchè la sua accettazione ora sottintenda l'accordo che nella futura elezione si proceda indeclinabilmente a diversa nomina, prega il segretario di trasmettere al Ministero dell'istruzione la partecipazione delle elezioni seguite, a ciò che se ne provochi la sanzione sovrana. Valore d'inventario dei libri ricevuti in dono Sopravenienze attive e crediti per anticipazioni 145 77 1,090 1,500 235 880 L. 11,942 67 Stato attivo e passivo della Società PASSIVO. Credito del conto avanzi e disavanzi per esuberanza at tiva della gestione dell'anno precedente . Creditori diversi Eccedenza dell'entrata sull'uscita 1887. L. 24,646 37 2,886 55 1,109 58 |