Imágenes de páginas
PDF
EPUB

cesco Antonio, é voglio che durante la minore età de l'istesso debbia esercitarsi ed amministrarsi detto officio da detto D. Lorenzo mio primogenito é non altrimente.

Item lascio la signora Margherita di Ardi mia stimatissima et amatissima moglie, signora, é padrona é usufruttuaria, sua vita durante, della mia eredità; e non volendo coabitare assieme con il sudetto D. Lorenzo mio crede universale, li lascio annui docati quattrocento, sua vita durante tantum, é non passando à seconde nozze quali annui docati quatrocento voglio che detto D. Lorenzo debba pagarli, é detta signora D. Margherita é detto D. Lorenzo mio figlio siano tutori é curatori di detto D. Francesco Antonio mio figlio minore, é debbiano amministrare ed esercitare detta curazio conjunctim et non divisim.

Item lascio che detta D. Margherita mia moglie possa in tempo di sua morte disponere à beneficio di uno de sudetti miei tre figli mascoli à chi li parerà, é piacerà é li serà più obediente di annui docati ducento, quali annui docati ducento debbia il sudetto suo legatario goderli sua vita durante tantum, é doppo s'intenda detto legato estinto in beneficio di detta mia eredità.

Item voglio, ordino é comando che debbiano inmediatamente seguita la mia morte pagarsi le dote di D. Margarita é D. Teresa mie figlie con il denaro contante che nell eredità mia restarà ó con altri effetti della medessima.

Item dichiaro dever conseguire da D. Giuseppe Giornano docati mille é cento di capitale é per essi annui docati sessanta due con molte annate di terze seu interessi decorsi; però voglio che pagando detto D. Giuseppe li sudetti docati mille é cento di capitali doppo mesi quattro seguita la mia morte, non si molesti per le dette terze de

corse, quali rilascio é dono à detto D. Giuseppe nel caso che pagherà di docati mille é cento frà mesi quattro ut suprà, é seguito detto pagamento di docati mille é cento, voglio che quelli si spendano nella sepoltura é tumulo da farsi nella mia cappella di Santo Nicolo posta dentro la venerabile chiesa di Santa Brigida, lasciando il peso di fore desso impiego é spesa à detto D. Lorenzo mio figlio; é ritardando detto D. Giuseppe il pagamento sudetto ó lapsi detti mesi quattro ut suprà, il rilascio di dette terze si habbi per non fatto, é detto D. Lorenzo mio crede debbia fare costringere al pagamento di detti docati mille é cento una con le loro terze decorse é decorrende, acciò possano spendersi detti docati mille é cento nella detta sepoltura é tumulo.

Item voglio, ordino é comando che inmediatamente seguita la mia morte messe cinquecento per l'anima mia in detta venerabile chiesa di S. Brigida et altre chiese à dispozione di detto mio figlio primogenito.

Item lascio à Giuseppe Giordano mio schiavo la sua libertà, acciò preghi Iddio per l'anima mia.

Item lascio à D. Margarita d'Ardi Giordano mia carissima moglie, che si ritrovono doppo mia morte, dello quale ne possa disponere à libera voluntà di quella quantità li parerà doppo averse fatto inventario.

Item voglio che le gioje sudette et argento lavorato si debbiano vendere et impiegare il prezzo in compra, et il frutto che pervenirà da detta compra lo lascio à beneficio di detta mia moglie sua vita durante, é resti in suo arbitrio socorrere con detti frutti perventuri da detta compra facienda à quello de sudetti trè figli mascoli li sarà più obediente, dichiarando che si debbia vendere l'argento, che si stimerà superfluo al uso della casa, é

questo non ostante il sudetto capitolo che comincia: Item lascio la detta D. Margarita mia carissima le gioje che se ritroveranno, ut suprà.

Item lascio esecutori del presente mio testamento li signori consig. D. Flavio Urgo é D. Giuseppe de Angelis et il signor Ferrante Cammarota, alli quali tam conjunctim quam divisim dò ampla potestà di potere mandare in effetto il presente testamento justa la sua continenza é tenore. Napoli l'ultimo decembre 1704.-Yo D. Luca Giordano.

Extracta est præsens copia ab originali testamento in scriptis facto per D. Dnum. D. Lucam Giordano sub die 31 decembris 4704, et post ejus obitum aperto et publicato sub die 4 januarii, in quibus clausura et apertura interfuit Marcus notarius, Michael Gaetanus Campanile de Neapoli, acta cujus ad præsens penes me conservantur, factaque collatione concordat m. etc.; et in fidem ego notarius onuphrius del Rè de Neapoli rogatus. -Adest signum.

Extracta est præsens copia ab alia consimili inserta in actis interf.nis su. petiti per D. Laurentium Giordano præsidentem Regiæ Cameræ Summarique, et ad præsens Splea. Reg.tem Rij. Collij. Consilii à qua præsens extracta fuit eodem modo, et facta pro ut illa jacet, et præsentata fuit in actis prædictis; et facta collatione concordat, meliori semper salva, et in fide etc. Neapoli die 48 mense augusti 1731.-Hyacinthus Losito, rúbrica.

Hay un sello y encima se lée: Gratis copia die 18 augusti 1731.—Loúti.

Nos infrascripti hujus fidelissimæ civitatis Neapoli, publici ac Regia authoritate notarii, fidem facimus atque

sub verbo veritatis testamur supradictum magnificum Hyacinthum Losito, qui supradictam copiam sigillo Magnæ Curiæ Vicariæ munitam extraxit suaque propria manu se subscripsit esse actorq. magistrum dictæ Magnæ Curiæ ejusque scripturis taliter peractis semper adhibitam fore ac ad præsens adhiberi publicam et indubiam fidem in judicio et extra. In quorum fidem has nostras præsen tes testimoniales literas dedimus nostris propriis manibus subscriptas, ac signis quibus in publicis atque privatis scripturis utimur munitas. Datum Neapoli die, mense et anno, quibus retrò.-Et in testimonium veritatis ego notarius Franciscus Agnellus Ferriri de Neapoli hic me suscripsi et rogatus signavi-Hay un signo.-Et in testimonium veritatis ego notarius Laurentius Pellegziro de Neapoli præsentem feci et signavi rogatus-Hay un signo — Et in testimonium veritatis ego notarius Bidanius Lumera de Neapoli hic me subscripsi et signavi rogatus - Hay un signo.

INDICE

DE LO CONTENIDO EN ESTE TOMO.

Bravo de Rojas (Lope)-V. Floranes (D. Ra-
fael)-Notas mss. por la mayor parte genealó-
gicas, que puso á las márgenes de un ejemplar
de la crónica de D. Juan II de la edicion de Lo-
groño de 1517, en fol..... sevillano, en 1555.
Las transcribe de su mano y las ilustra con au-
mento de otras y la vida literaria del autor Don
Rafael Floranes.

Florancs (D. Rafael)-Conclusion de la vida li-
teraria del Canciller mayor de Castilla D. Pe-
dro Lopez de Ayala.

-Id. Origen de los estudios de Castilla, espe-
cialmente los de Valladolid, Palencia y Sala-
manca, en que se vindica su mayor antigüe-
dad.

[ocr errors]
[ocr errors]

Páginas.

51

-Id. Vida y obras del Dr. D. Lorenzo Galindez
Carvajal, consejero de los Reyes Católicos.. 279
-Id. Apuntamientos curiosos sobre behetrías,

su condicion, privilegios y modo de hacerse en

[merged small][ocr errors]

-Id. Notas mss. por la mayor parte genealógi-

407

« AnteriorContinuar »