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Il Poe e la Regina

Nostri Ragionieri maggiori, e i vostri Luogotenenti e uffiziali: DOCUMENTO

Don Cristoforo Colon nostro Ammiraglio del mare Oceano ne ha riferito ch'egli ha prestato e presta ad alcune persone che stanno nelle Indie alcune partite di maravedis; le quali dice doverglisi pagare del soldo, e delle vettovaglie che hanno ad avere da Noi le dette persone; e ci ha supplicato che voi gliele rimetteste in altrettanti maravedis di quelli, che tali persone deggiono ricevere da Noi. Perciò Noi vi comandiamo che mostrandovi il detto Ammiraglio, o chi ne avrà i poteri, in forma valida di dritto, come tali maravedis gli son dovuti dalle tali persone, Voi gliene facciate il rimborso sul nostro Tesoriere delle Indie suddette, o sul Luogotenente di esso; acciocchè gliele paghino di ciò che dovrebbono dare e pagare a quelle tali persone, che così ne hanno il debito col detto Ammiraglio. Fatta in Burgos a dì nove di maggio l'anno del novantasette.

To il Pe.

Per comando del Re e della Regina,

Io la Poegina.

XX.

Lettera, perchè i miraglio paghino

debitori dell' Am

quello che devono.

FERNANDO ALVARES. Accordata.

F. 32.

Cod. Dip.

DOCUM.

XXI.

Liçencia para tomar a sueldo mas gente, si el Almirante quisiere.

El Rey e la Reynx.

Por la presente damos licencia e facultad a vos Don Christoval

Colon nuestro Almirante del mar oceano para que si vierdes que convien a nuestro servicio que se tomen mas numero de personas de las que agora mandamos yr a las Yndias a estar en ellas, podays tomar e tener fasta llegar a numero de quinientas personas por todas, por el tiempo e segund que a vos bien visto fuere. contanto que el sueldo e mantenimiento que las tales personas que acreçentardes ovieren de aver, se les pague de qual quier mercadurias e otras cosas de valor que se oviere en las dichas Yndias, sin que nos mandemos proveer para ello de otra parte. Fecha en la cibdad de Bur gos a veynte tres dias del mes de abril de mill e quatrocientos e noventa e syete años.

To el Rey.

Por mandado del Rey e de la Reyna,

To la Reyna.

FERNAND ALVARES.

Acordada.

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Per la presente diamo facoltà

diamo facoltà e licenza a voi Don Cristoforo Colon nostro Ammiraglio del mare Oceano, perchè ove scorgiate convenevole al nostro servizio di prendere maggior numero di persone, di quelle che ora comandiamo che vadano alle Indie a stabilirvisi, le possiate prendere e tenere fino al numero di cinquecento persone fra tutte, per quel tempo e in quel modo che a voi parrà il migliore; a condizione però che il soldo e i viveri che tali persone, le quali le quali aggiungerete, dovessero avere, sia lor pagato con qualche mercanzia, o con altre cose di valore, che si troveranno nelle Indie suddette; senza che Noi ordiniamo, che a ciò sia provveduto. Fatta nella città di Burgos il giorno 23 di aprile

del 1497.

To il Pue.

Per comando del Re e della Regina,

To la Regina.

FERNANDO ALVARES.

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Accordata.

DOCUM.

XXII.

mirante para que

pueda dar y repartir en todos los terminos de la ysla Española

tierras a los mo

radores que van

y alla han ydo, para edificar ca

sas y molinos cul

iivar y sembrar.

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Don Fernando e Donna (sic) Ysabel por la gracia de Dios Rey

e Reyna de Castilla ec...... Por quanto por parte de algunas perFacultad al Al- sonas que estan avezindadas en la ysla Española e de otras que se quieren avezindar en ella, Nos fue suplicado les mandasemos dar e señalar en la dicha ysla tierras, en que ellos pudiesen sembrar pan e otras semillas, e plantar huertas e algodones e linares e viñas e arboles e cañaverales de açucar e otras plantas, e faser e hedificar casas e molinos e engenios para el dicho açucar, e otros hedificios provechosos y necesarios para se bivir, lo qual es servijo nuestro e bien e utilidad, como delos moradores de la dicha ysla; porende por la presente damos licencia e facultad a vos Don Christoval Colon nuestro Almirante de la mar oceana e nuestro Viso Rey e governador en la dicha ysla, para que en todos los terminos della, podades dar e repartir e dedes e repartades a las tales personas e a cada uno dellos que agora biven e moran en la dicha ysla, e a los que de aqui adelante fueren aqui adelante fueren a bivir e morar en ella, las tierras e montes e aguas que vos vierdes que a cada uno dellos se deven dar e repartir segundo quien fuere, e lo que Nos oviere servido, a la condicion e calidad de su persona e bivir, e limitando e amojonando a cada uno lo que ansy le dierdes e repartierdes para que aquello aya e tenga e posea por suyo e como suyo; e lo use plante e labre e se aproveche dello, con facultad de lo poder vender e dar e donar, e trocar e canbiar e enagenar e faser dello e en ello todo lo que quisiere e por bien toviere como de cosa suya propia a vida, de justo e derecho titulo, obligandose las tales per sonas de tener e mantener vezindad con su casa poblada en la dicha ysla Española por quatro años primeros syguientes, contados desde el dia que les dierdes e entregardes las tales tierras e fasien

Il Poe e la Regina.

DOCUMENTO

XXII.

Facoltà conceduperchè possa dare

ta all'Ammiraglio

e ripartire in tutte le parti dell' isola Spagnuola le terre agli abitatori che vanno, o sono andati colà per

lini, coltivare e se

minare.

Don Ferdinando e Donna Isabella per grazia di Dio Re e Regina di Castiglia, ec.. ec......... Essendoci state presentate delle suppliche per parte di alcune persone che si sono stabilite, e di altre che bramano stabilirsi nell'isola Spagnuola, affinchè comandassimo che si desser loro ed assegnassero nella detta isola delle terre, nelle quali potessero eglino seminar grano ed altre sementi, e piantarvi orti, cotone, lino, vigna, alberi, e canne da zucchero, e altre edificar case,e mupiante, e fare ed edificare case, molini, e macchine pel detto zucchero, ed altri edifizj utili e necessarj per vivere; cosa che è di nostro servizio, e di bene e di utilità parimente degli abitatori dell'isola stessa; perciò con la presente diamo licenza e facoltà a voi Don Cristoforo Colon nostro Ammiraglio del mare Oceano, e nostro Vicerè e Governatore nella detta isola, che in tutte le parti di essa possiate dare e ripartire, e diate e ripartiate a quelle persone, e a ciascheduna di esse, che ora vivono e dimorano nell'isola suddetta e a quelle che da ora in poi ci venissero a vivere e dimorare, le terre, i monti, e le acque, che voi vedrete doversi dare e ripartire ad ogniuno di loro, secondo ch'e' sarà, e quanto ci avrà servito, e la condizione e qualità della persona e del vivere, limitando e fissando i confini a ciascheduno, cui le darete e ripartirete; acciocchè le abbia e tenga e possegga per sue e come sue, e se ne giovi, e le pianti, lavori, e ne tragga profitto; con facoltà di poterle vendere, dare, donare, cambiare, alienare, e far di esse e con esse checchè gli piaccia, e gli parrà bene, come di cosa sua propria, a vita, di giusto, e diritto titolo; obbligandosi però le tali persone di tenere e mantener domicilio con casa abitata nella detta isola Spagnuola per 4 anni prossimi seguenti, a contare dal giorno in che darete e consegnerete loro le accennate

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