Imágenes de páginas
PDF
EPUB
[ocr errors]

·Proseguivasi intanto il lavoro di mosaico nella cupos la della seconda Cappella à man sinistra della Basilica Vaticana eo' cartoni da esso coloriti, imperocchè li angoli e le lunette delle finestre, erano di già terininati, come di sopra si accennò. In questa volle esprimere l'Immacolata Concezione di Nostra Signora, quale collocò sopra una lucida nube a sedere in candida vaste, e manto azzurro con le mani al petto in espressione di umiltà, tenendo sotto i piedi la Luna; sopra il di lei capo volano due Angioletti, che sostengono un serto di Stelle per coronarla; alla destra in alto vedesi il Divin Padre in aria appoggiato a varj Angeli, che ha la man destra sopra il globo del mondo, e stende l'altra verso la Vergine in atto di protezione, e di assicurarla esente dal peccato originale. Alla sinistra di Nostra Signora vi è S. Michele, che da altri Angeli accompagnato, discaccia dal Paradiso Lucifero con li altri Spiriti ribelli, quali cadono in varie attitudini, e già si veggono aver perduta la lor primiera bellezza divenuti orridi e di orribile sembiante, in mezzo ad un'aria fosca e tenebro, per cui precipitano nell' Abisso. All'incontro, dalla parte dell' Eterno Padre si apre luminoso il Paradiso, e su nuvole lucenti si veggono Cori di spiriti Angelici, che suonano strumenti musicali, e sciolgono la voce al canto, composizione copiosa e di somma intelligenza; ma quest'opera il Maratti non potè vederla compiuta. Intanto, benchè egli fosse presso l'ottantesimo anno della sua età, contuttociò pure si affaticava a dipingere : onde per il Marchese Pallavicini diede compimento ad un gran rame con l'immagine della Vergine Santissima, terminò due grau tavole per Altari, l'una con il B. Amadeo per Torino, e l'altra col battesimo del Redentore per i PP. Certosini di Napoli. L'ultimi tratti del suo pennello però furono due sacre immagini, la prima di Nostra Signora per l'architetto Mattei suo

sa

vecchio amico, e la seconda rappresentante il Salvatore in atto di benedire per il Signor Cardinal Olivieri; ma nell'anno MDCCVI., e ottantunesimo della sua età, oltre la debolezza della vista, incominciò a vacillargli di sì fatta maniera la mano, che non potea più reggerla ferma al lavoro: contuttociò volle continuare ad assistere i suoi scolari, finchè alcuni anni dopo fu assalito da languidezze e svenimenti, che facendosi più frequenti, l'obbligarono a non partirsi dalla camera e poi dal letto; in questi anni ad altro egli non attese, che a procurare di placare il Signore con le orazioni, e a detestare i falli della vita passata. Ma aumentandosi il male, munito de' Santi Sagramenti, e provveduto ai suoi temporali interessi, se ne passò placidamente all'altra vita il dì 15 Decembre MDCCXIII. in età di anni 88., e sette mesi compiuti, lasciando erede de' suoi beni, che ascesero circa a quarantamila scudi, l'unica sua figliuola avuta dalla seconda moglie la Signora Faustina Maratti, dotata dalla natura non men di bellezza, che di vivace spirito e sublimità d'ingegno, nelle poetiche composizioni dimostrato, perlochè meritò d'essere annoverata fra li Accademici Arcadi col nome di Aglauro; fu questa collocata in matrimonio coll' Avvocato Giov. Battista Felice Zappi nobile d'Imola, e per la scienza legale, e per lo studio delle lettere umane assai commendato. Il cadavere del Maratti con abito solenne di Cavaliere vestito, fu portato a vicenda dagli Accademici di S. Luca alla Chiesa della Madonna degli Angeli, ed ivi; dopo gli ufficj funebri, a' quali sì i suddetti Accademici, che i fratelli della compagnia de' Virtuosi di S. Giuseppe assisterono; fu seppellito nella tomba, ch' egli si era a piè del suo sepolcro preparata. Così terminò i suoi giorni Carlo Maratti, che viverà perpetuamente nella memoria di coloro, che attendono alle belle arti o di esse si dilettano, essendo egli

stato eccellente da non posporsi ad alcuno de' più celebri fra li antichi o moderni pittori, sì per la perfezione del disegno, che per la proprietà e vaghezza del colorito.

Quanto alla forma del corpo fu di statura mediocre, magro del viso e della persona, ma robusto e d'una agilità somma, quale conservò fin agli anni più maturi.

Uscirono dalla sua scuola molti uomini insigni, Niecolò Berettoni, Giuseppe Passeri, Pietro de' Pietri, Michele Semini, Francesco Pavesi, Jacopo Fiammingo, Antonio Balestra, Giacinto Calandrucci e Giuseppe Chiari defonti, Andrea Procaccini, che al presente nella Corte del Re Cattolico in molta stima ed Agostino Masucci, il quale in Roma va felicemente seguendo i vestigj del maestro.

[graphic][subsumed][subsumed][subsumed][subsumed][subsumed][subsumed][subsumed]
« AnteriorContinuar »